Lunedì le azioni Pfizer Inc. (NYSE:PFE) hanno registrato un aumento del 9,8% dopo che la società ha affermato che il suo candidato vaccino contro il coronavirus risulta efficace al 90% negli studi clinici di fase avanzata.
La notizia del vaccino Pfizer ha fatto impennare i prezzi delle azioni, ma i titoli che hanno beneficiato della pandemia, come Zoom Video Communications Inc (NASDAQ:ZM), hanno subito un pesante arretramento, con una perdita in Borsa del 17%.
I trade in opzioni su Zoom: lunedì, gli abbonati a Benzinga Pro hanno ricevuto diverse notifiche relative a scambi di opzioni particolarmente ingenti su Zoom. Ecco i più importanti:
- Alle 10:29, un trader ha comprato 200 opzioni put di Zoom, con prezzo di esercizio di 400 dollari e scadenza venerdì prossimo, vicino al prezzo ask a 8,387 dollari. L’operazione ha rappresentato una scommessa ribassista da 167.740 dollari.
- Alle 10:34, un trader ha venduto 221 opzioni put di Zoom, con prezzo di esercizio di 270 dollari e scadenza il 19 febbraio, vicino al prezzo bid a 1,801 dollari. L’operazione ha rappresentato una scommessa rialzista da 227.652 dollari.
- Alle 12:03, un trader ha comprato 338 opzioni put di Zoom, con prezzo di esercizio di 250 dollari e scadenza il 15 gennaio, al prezzo ask di 3,80 dollari. L’operazione ha rappresentato una scommessa ribassista da 128.440 dollari.
- Infine, alle 12:43, un trader ha venduto 262 opzioni put di Zoom, con prezzo di esercizio di 400 dollari e scadenza il 21 maggio, vicino al prezzo bid a 67,05 dollari. L’operazione ha rappresentato una scommessa rialzista da oltre 1,75 milioni di dollari.
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Perché è importante per gli investitori Zoom: di solito, anche i trader che si attengono esclusivamente alle azioni monitorano con attenzione l’attività del mercato delle opzioni, per vedere se vengono effettuate operazioni particolarmente rilevanti. Data la relativa complessità del mercato delle opzioni, i grossi trader di opzioni sono generalmente considerati più sofisticati rispetto al trader azionario medio.
Molti di questi grossi trader di opzioni sono investitori – privati o istituzionali – dotati di ampie risorse e che sono in grado di reperire informazioni o opinioni esclusive in merito ai titoli sottostanti.
Spesso i trader in azioni utilizzano il mercato delle opzioni per proteggere le loro posizioni azionarie più cospicue e purtroppo non esiste un metodo infallibile per determinare se uno scambio di opzioni sia una posizione autonoma oppure una copertura.
In questo caso, date le dimensioni relativamente grandi delle maggiori operazioni effettuate lunedì, è possibile che questi scambi rappresentino delle coperture istituzionali.
Impatto del vaccino: la logica alla base del sell-off delle azioni Zoom è che l’azienda di San Jose è una delle poche società ad aver assistito a un’impennata degli affari grazie alla pandemia. Prima sarà disponibile un vaccino efficace, prima l’economia potrebbe tornare alla normalità; i lavoratori a distanza che lasciano le loro case e tornano in ufficio rappresenterebbero dunque una cattiva notizia per Zoom, azienda produttrice di software per videoconferenze.
Chiaramente, un certo numero di attività lavorative che quest’anno sono passate alla modalità da remoto rimarranno tali anche al termine della pandemia; gran parte dell’ipotesi di investimento rialzista a lungo termine su Zoom dipenderà dalla misura in cui la crescita esplosiva di Zoom nel 2020 sia stato soltanto un fattore temporaneo.
Sembra che il grosso venditore di opzioni put su Zoom da 1,75 milioni di dollari consideri l’ampio sell-off del titolo come una reazione eccessiva alla notizia del vaccino.
Il punto di vista di Benzinga: considerando che le azioni Zoom hanno già registrato un rialzo del 533% da inizio anno, i trader non dovrebbero sottovalutare l’impatto che le prese di profitto potrebbero avere avuto sul titolo lunedì; i capitali degli investitori si stanno semplicemente spostando nuovamente dalle aziende vincenti durante la pandemia, come Zoom, verso i titoli di casinò, viaggi, intrattenimento dal vivo nonché verso altri investimenti che sono stati impattati negativamente dalla pandemia.