La Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito ha svelato i risultati del suo rigoroso controllo delle aziende di criptovalute, rivelando un tasso di approvazione di appena il 13%.
Questi dati, derivanti dall’introduzione della quinta direttiva antiriciclaggio (5MLD) nel gennaio del 2020, evidenziano le sfide che le società di criptovalute devono affrontare per orientarsi nel rigoroso panorama normativo del Regno Unito.
A partire da gennaio 2020, la FCA ha ricevuto un totale di 291 domande di registrazione da parte di società di criptovalute ai sensi della 5MLD.
Di queste, solo 38 imprese hanno ottenuto la registrazione, il che indica un processo di selezione rigoroso e un tasso di approvazione del 13%.
Sebbene la FCA abbia sottolineato che tecnicamente non “rifiuta” le domande, ne ha rifiutate 5 a causa della non conformità con il Money Laundering, Terrorist Financing and Transfer of Funds (Information on the Payer) Regulations 2017 (MLRs).
Inoltre, 22 domande sono state respinte perché non hanno fornito le informazioni minime richieste dal Regolamento 57 del MLR.
Ben 155 imprese hanno scelto di ritirare la propria domanda durante il processo di registrazione.
Le ragioni di questi ritiri sono molteplici.
Alcune imprese non disponevano delle informazioni necessarie, mentre altre non soddisfacevano i criteri specifici per l’esercizio dell’attività nel Regno Unito o non si allineavano alle definizioni stabilite per i fornitori di exchange di criptovalute o di wallet custodian. Inoltre, alcune imprese hanno ritirato le loro domande in previsione di un probabile rifiuto o a causa della non conformità con l’MLR.