È stata una strada lunga e spesso controversa per la compagnia di Elon Musk, ma finalmente Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sta ottenendo la tanto agognata approvazione per entrare a far parte dell’indice S&P 500.
Lunedì il comitato (spesso segreto) che si occupa della misurazione dello standard di riferimento per il mercato azionario statunitense ha dichiarato che l’azienda produttrice di veicoli elettrici si unirà all’indice lunedì 21 dicembre, prima dell’inizio delle negoziazioni.
“A causa dell’elevata dimensione dell’aggiunta, S&P Dow Jones Indices sta cercando riscontri tramite consultazione presso la comunità degli investitori per decidere se Tesla debba essere aggiunta tutta in una volta alla data effettiva del ribilanciamento oppure in due tranche separate che terminano alla data effettiva del ribilanciamento”, ha fatto sapere S&P Dow Jones Indices.
È chiaro che l’aggiunta di Tesla nell’S&P 500 sarà di un certo livello: con un valore di mercato di 389,92 miliardi di dollari alla chiusura del 16 novembre, Tesla si piazzerebbe all’undicesimo posto per capitalizzazione di mercato, subito dietro a Johnson & Johnson (NYSE:JNJ).
Ovviamente, l’ingresso di Tesla nell’S&P 500 è importante perché i gestori di fondi che fanno riferimento a quell’indice dovranno acquistarne le azioni, il che potrebbe avere un impatto su alcuni dei seguenti fondi negoziati in Borsa.
SPDR NYSE Technology ETF (XNTK)
L’SPDR NYSE Technology ETF (NYSE:XNTK), spesso trascurato, è uno degli ETF tech più esclusivi che possano incontrare gli investitori, e sebbene non raccolga molto in termini di prime pagine, ha più di 535 milioni di dollari di asset in gestione.
Da inizio anno XNTK è cresciuto del 52,61%, una performance impressionante in gran parte attribuibile a Tesla, poiché l’azienda produttrice di veicoli elettrici rappresenta il 10,4% del portafoglio del fondo: si tratta di una ponderazione più che doppia rispetto al peso assegnato alla seconda partecipazione di XNTK.
Più di 150 ETF hanno un’esposizione a Tesla, ma XNTK è uno dei pochi con una ponderazione a doppia cifra sul titolo.
ARK Autonomous Technology & Robotics ETF (ARKQ)
Ben tre fra gli ETF più caldi gestiti attivamente da ARK Investment Management sono esposti a Tesla, ma l’ARK Autonomous Technology & Robotics ETF (NYSE:ARKQ) è quello che attualmente ha il peso maggiore su questo titolo, a quota 9,87%. Tesla, che rappresenta la maggiore quota di ARKQ, è superiore di 320 punti base rispetto alla seconda partecipazione del fondo.
Il peso di Tesla in questo ETF è ragionevole perché il fondo enfatizza temi quali il trasporto autonomo e lo stoccaggio di energia, fra le altre attività dirompenti. I vantaggi di tale ponderazione sono evidenti, dato che da inizio anno ARKQ ha registrato un aumento del 71,32%.
ARK Innovation ETF (ARKK)
L’ARK Innovation ETF (NYSE:ARKK) è ormai una leggenda, in quanto è il maggior ETF a gestione attiva basato su azioni; uno dei motivi per cui gli investitori si stanno muovendo verso questo fondo è il suo status di primo ETF attivo con un peso prominente su Tesla.
In questo periodo l’azienda di Palo Alto rappresenta il 9,13% del peso di ARKK, in calo rispetto all’esposizione massima sul titolo che, in vari momenti, è nettamente arrivata in doppia cifra; ciò funziona perché ARKK mantiene una delle maggiori ponderazioni su Tesla fra gli ETF qui elencati, ed è posizionato in modo da trarre vantaggio dagli acquisti sul titolo legati all’S&P 500.