Apple Inc. (NASDAQ:AAPL) avrebbe deciso di non aumentare i suoi pagamenti a Arm Holdings (NASDAQ:ARM).
Cosa è successo
Sulla scia della sua recente offerta pubblica iniziale, Arm avrebbe fatto pressioni su Apple affinché pagasse più di 0,30 dollari per iPhone per la sua proprietà intellettuale, secondo quanto riportato da AppleInsider.
Apple e Arm condividono una collaborazione di lunga data che risale all’epoca del Newton, alla fine degli anni Ottanta. Un tempo Cupertino deteneva una partecipazione del 43% in Arm, che ha progressivamente ceduto nel corso del decennio successivo.
Apple avrebbe investito tra i 25 e i 100 milioni di dollari nell’ultima IPO di Arm.
Masayoshi Son, CEO della società madre di Arm, SoftBank, ha espresso la propria insoddisfazione per lo scarso pagamento. Il rapporto ha sottolineato che Apple spende di più per le protezioni in plastica dello schermo dei nuovi iPhone che per Arm.
Nonostante le crescenti pressioni, Apple continua a pagare ad Arm meno di 30 centesimi per dispositivo, la tariffa più bassa tra i clienti di Arm.
Questo pagamento è circa la metà di quanto Qualcomm e MediaTek pagano ad Arm. Il rapporto mostra che il contributo di Apple alle vendite totali di Arm è inferiore al 5%.
Anche i tentativi di Arm di aumentare i prezzi con altre aziende sono stati respinti, portando all’accantonamento del piano. Il contratto tra Apple e Arm, originariamente destinato a scadere nel 2028, è stato ora esteso oltre il 2040, come annunciato da Arm nel settembre 2023.
Perché è importante
Il rifiuto di Apple di aumentare i pagamenti arriva in un momento in cui il mercato globale degli smartphone sta registrando una ripresa delle vendite, grazie all’iPhone 15 di Apple.
Questa svolta ha posto fine a un declino delle vendite durato 27 mesi.
Tuttavia, durante il recente festival cinese dello shopping Singles Day, Apple avrebbe registrato un calo delle vendite di smartphone del 4% rispetto all’anno precedente, in netto contrasto con i significativi aumenti delle vendite dei rivali cinesi Huawei e Xiaomi.
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