I segnali di raffreddamento del mercato del lavoro statunitense hanno iniziato ad affiorare, lasciando gli investitori in trepidante attesa del rapporto ufficiale sui posti di lavoro di novembre, che verrà pubblicato venerdì alle 8:30 ET.
Questo importante report precede di poco la decisiva riunione del Federal Open Market Committee della prossima settimana, aumentando la posta in gioco sia per gli investitori che per i responsabili politici.
I campanelli d’allarme hanno iniziato a suonare con i dati rilasciati questa settimana, che hanno mostrato cifre più deboli del previsto sul fronte del mercato del lavoro. Le offerte di lavoro sono scese dai 9,35 milioni di settembre agli 8,733 milioni di ottobre, destando preoccupazione tra gli operatori di mercato per l’indebolimento delle condizioni del mercato del lavoro.
L’ADP ha registrato una modesta crescita dell’occupazione privata a novembre, pari a 103.000 unità, in leggero calo rispetto alle 106.000 unità di ottobre e ben al di sotto delle 130.000 unità previste.
“La spinta è ormai alle spalle”, ha dichiarato Nela Richardson, capo economista di ADP.
L’economia nel suo complesso potrebbe registrare una crescita più moderata delle assunzioni e dei salari nel 2024.
Alcuni settori hanno mostrato una certa resistenza, con il commercio, i trasporti e i servizi di pubblica utilità che hanno aggiunto 55.000 posti di lavoro e l’istruzione e i servizi sanitari che hanno contribuito con 44.000 unità. Al contrario, i servizi professionali e alle imprese, così come il tempo libero e l’ospitalità, hanno registrato cali rispettivamente di 5.000 e 7.000 unità.
Report sull’occupazione di novembre: cosa si aspettano gli economisti?
- Gli economisti prevedono che le buste paga non agricole saliranno a 180.000 a novembre, in aumento rispetto alle 150.000 di ottobre, anche se queste previsioni precedono la pubblicazione dei dati economici di questa settimana.
- Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 3,9%.
- La retribuzione oraria media dovrebbe aumentare dello 0,3%, con una leggera accelerazione rispetto alla crescita mensile dello 0,2% di ottobre. Su base annua, si prevede che i guadagni scendano leggermente dal 4,1% al 4%.
ETF da monitorare venerdì
Un report sull’occupazione inferiore alle aspettative alimenterà probabilmente le speculazioni sui tagli dei tassi della Federal Reserve nel 2024. Il mercato prevede una probabilità del 61% di tagli dei tassi a partire da marzo 2024, con una probabilità del 70% di un massimo di cinque tagli dei tassi entro dicembre 2024.
Il 3 novembre, un report sui posti di lavoro di ottobre inferiore alle attese ha portato a un’impennata giornaliera dell’1,1% dell’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), che ha un peso elevato, a un balzo dello 0,9% dell’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY) e a un aumento dello 0,7% dell’iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT).
Al contrario, un report sull’occupazione più forte del previsto potrebbe frenare le aspettative eccessive del mercato per i tagli dei tassi della Fed nel 2024.
A seconda dell’entità delle sorprese positive, un mercato del lavoro rigido potrebbe fornire alla Fed una giustificazione sufficiente per mantenere tassi di interesse più elevati per un periodo più lungo.
Ciò potrebbe deludere le aspettative del mercato di tagli dei tassi nel prossimo anno, il che sarebbe considerato un fattore negativo per gli asset sensibili ai tassi.
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