Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy, analizza le ultime dichiarazioni delle banche centrali formulando previsioni positive per il 2024 dei mercati, soprattutto nell’obbligazionario
In fisica, l’energia potenziale è quella di un corpo in funzione della sua posizione, come uno sciatore in cima a una pista, che quando inizia la discesa prende velocità ma la sua energia potenziale diminuisce. I comunicati e le dichiarazioni delle principali banche centrali della scorsa settimana sembravano voler conservare tutta l’energia potenziale: nessuna ha tagliato i tassi, ma i rendimenti sono precipitati con una fuga in avanti dei mercati. Il paragone è di Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer di UBS WM Italy, secondo cui però nel medio termine le banche centrali dovranno cercare di riprendere il controllo della narrazione sulla politica monetaria, dimostrandosi maggiormente lungimiranti e meno dipendenti dai dati, che spesso riflettono una realtà già superata.
FED E BCE VERSO I TAGLI DEI TASSI
Tornando alle ultime riunioni delle banche centrali, dopo quella della Fed il mercato, forse con un pizzico di entusiasmo, ipotizza un primo taglio dei tassi a marzo, una discesa di oltre un punto percentuale durante il prossimo anno e un’altra riduzione di mezzo punto nel 2025. Stesso copione a Francoforte, dove la BCE ha però annunciato a sorpresa un’accelerazione della riduzione del bilancio dalla seconda metà del 2024, riducendo così più velocemente la liquidità in circolazione. Ramenghi si aspetta un primo taglio a giugno e un allentamento totale di tre quarti di punto nel prossimo anno, senza escludere un’anticipazione di qualche mese, visto il debole quadro economico…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.