RBC BlueBay, in un’analisi di David Horsburgh, sottolinea l’importanza dei fattori macro, gli investitori con mandato non vincolato e solida ricerca bottom-up trarranno vantaggio dal nuovo regime
I fattori macroeconomici hanno una grande influenza su molte classi d’investimento. Mentre le banche centrali puntano a riprendere il controllo dell’inflazione, la globalizzazione è sotto pressione e l’interazione tra valute, tassi e politiche economiche si è accentuata. I cicli correlati all’assunzione e all’avversione al rischio, e le fluttuazioni dei rendimenti, si sono compressi e diventati più violenti. È un mondo che offre parecchi obiettivi per chi si assume rischio a livello macro, ma richiede una mentalità diversa rispetto ai cicli precedenti. Sebbene sia presente un mix di opportunità tattiche e strategiche, in questo contesto è importante attendere che i prezzi si dislochino, consentendo alle valutazioni di toccare livelli elevati, prima di assumere un rischio attivo. È un momento in cui reagire alle mosse del mercato può garantire risultati positivi.
LA SPIEGAZIONE DELL’AVVERSIONE AL RISCHIO
Lo evidenzia un commento sull’importanza e l’impatto dei fattori macro sugli investimenti nel reddito fisso, a cura di David Horsburgh, Head of Client Solutions, Business Development, di RBC BlueBay. Il posizionamento di avversione al rischio può essere spiegato in parte dal modo in cui la relativa calma dei mesi estivi è stata sconvolta a settembre e ottobre, a fronte di una volatilità molto più accentuata nel reddito fisso e nei cambi. In seguito, i rendimenti sono tornati a registrare un rally nel tratto lungo, sulla scorta di dati diversi, riflettendo un giudizio, secondo cui le condizioni finanziarie si sono inasprite e che sono presenti dati più convincenti sull’inflazione e messaggi concilianti delle banche centrali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.