Per diverse ragioni l’economia tedesca ha sofferto una competizione insolita e sleale da parte di Russia, Cina e Stati Uniti. Ma secondo RBC BlueBay AM la Germania e l’Europa si trovano in una posizione molto più forte del consenso di mercato
L’ambizione della Cina di diventare il più grande esportatore di automobili al mondo, utilizzando la sua imponente quantità di manodopera a basso costo, sussidi fiscali e bassi ostacoli normativi, è diventata realtà dal 2009. Quell’anno, la sua quota di produzione automobilistica globale è aumentata al 25% e da allora è cresciuta fino a quasi il 35%. Durante questo periodo la quota della Germania si è dimezzata, dal 10% all’attuale 5%.
LA GUERRA COMMERCIALE PROMOSSA DAGLI USA
Nello stesso orizzonte temporale, gli Stati Uniti hanno iniziato a sostenere la crescita e la competitività attraverso stimoli fiscali su larga scala, al punto di raddoppiare il rapporto debito/PIL. Hanno anche cercato di ostacolare il motore della crescita cinese aumentando le tariffe e le barriere commerciali, non solo contro i produttori cinesi ma anche contro quelli europei. “Questa politica fiscale mirata ha avuto un discreto successo: alcuni grandi marchi con sede negli Stati Uniti nel mercato dei veicoli elettrici con ogni probabilità sarebbero molto meno redditizi senza il sostegno ricevuto dal governo” fa sapere Kaspar Hense, BlueBay Senior Portfolio Manager, Investment Grade di RBC BlueBay Asset Management...
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.