Mentre il Bitcoin (CRYPTO:BTC) si avvicina all’attesissimo evento di halving, gli analisti di JPMorgan (NYSE:JPM) gettano acqua fredda sulle aspettative di una successiva impennata dei prezzi.
Cosa è successo
Il loro report, pubblicato mercoledì, sostiene che l’halving è già stato prezzato dal mercato, portando potenzialmente a un calo dei prezzi dopo l’halving, ha riferito The Block.
“Non ci aspettiamo un aumento dei prezzi perché l’halving è probabilmente già stato inserito nel prezzo attuale”, ha dichiarato Nikolaos Panigirtzoglou, analista capo di JPMorgan, facendo eco a dichiarazioni precedenti.
L’analista individua diversi fattori a sostegno delle sue prospettive ribassiste.
Mercato ipercomprato e valutazione alta
L’analisi di JPMorgan sull’interesse aperto nei futures del Bitcoin suggerisce che il mercato è attualmente “ipercomprato”, indicando una potenziale sopravvalutazione.
Inoltre, il prezzo del Bitcoin si trova significativamente al di sopra dell’obiettivo di prezzo corretto per la volatilità di JPMorgan di 45.000 dollari rispetto all’oro.
Questo, unito al fatto che il prezzo attuale supera il costo di produzione previsto dopo l’halving di 42.000 dollari, alimenta le preoccupazioni di JPMorgan per una correzione dei prezzi.
Finanziamenti di venture capital e problemi dei miner
Il report sottolinea anche la mancanza di finanziamenti di venture capital nel settore delle criptovalute quest’anno, nonostante la recente ripresa del mercato.
Questo tiepido sentimento degli investitori potrebbe frenare ulteriormente la performance di prezzo del Bitcoin dopo l’halving.
L’impatto dell’halving sui minatori
L’halving, che dimezzerà le ricompense dei minatori di Bitcoin, dovrebbe avere un impatto significativo sull’industria del mining.
“Prevediamo un calo dell’hashrate (potenza di calcolo) quando i minatori non redditizi usciranno dalla rete”, si legge nel report.
Questo potrebbe portare a un consolidamento tra le società di mining, con i minatori quotati in borsa che potrebbero ottenere una quota maggiore delle ricompense rimanenti.
Opzioni limitate per i minatori in difficoltà
Il report esplora i potenziali scenari post halving per i minatori in difficoltà.
Mentre alcuni potrebbero prendere in considerazione la possibilità di trasferirsi in regioni con costi energetici più bassi, come l’America Latina o l’Africa, altri potrebbero cercare di riutilizzare i loro impianti di mining per altri scopi.
Tuttavia, la migrazione per il mining di criptovalute alternative all’hard fork del Bitcoin è considerata “altamente improbabile” a causa della specializzazione degli impianti e della minore capitalizzazione di mercato e liquidità di queste valute.
Il report di JPMorgan dipinge un quadro cauto per il futuro del Bitcoin dopo l’halving.
Tuttavia, il mercato delle criptovalute è noto per la sua volatilità e gli eventi reali potrebbero svolgersi in modo diverso.
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Foto: Shutterstock