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    Homepage » Jeff Bezos ha speso $237 milioni. Ecco che cosa ha acquistato

    Jeff Bezos ha speso $237 milioni. Ecco che cosa ha acquistato

    Jeannine ManciniBy Jeannine Mancini19/05/2024 Altri Mercati 4 min. di lettura
    Jeff Bezos ha speso 7 milioni. Ecco che cosa ha acquistato
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    Il Sunshine State è diventato una calamita per i miliardari in cerca di sgravi fiscali. Tra gli ultimi ad aderire a questa tendenza c’è il fondatore di Amazon Jeff Bezos, che ha recentemente ampliato le sue proprietà immobiliari nell’esclusiva zona Billionaire Bunker di Miami. Le acquisizioni di Bezos includono tre proprietà, portando il suo investimento totale nel quartiere a 237 milioni di dollari.

    Gli acquisti di Bezos includono un affare da 90 milioni di dollari nel 2024 e una villa da 79 milioni di dollari acquistata nell’ottobre del 2023. La villa, che si estende su 19.000 metri quadrati, è adiacente alla sua prima proprietà a Indian Creek, acquistata per 68 milioni di dollari. Secondo Bloomberg, Bezos ha risparmiato quasi 600 milioni di dollari trasferendosi e vendendo le sue azioni Amazon in Florida.

    “Andare in Florida ovviamente elimina il carico fiscale individuale e molti di questi miliardari hanno chiaramente questa flessibilità”, ha spiegato Jared Walczak, vicepresidente della National Tax Foundation, come riportato dal New York Post.

    Il sistema fiscale della Florida, spesso descritto come “alla rovescia”, è il più regressivo degli Stati Uniti. Le famiglie ricche pagano una quota minore del loro reddito in tasse rispetto alle famiglie a basso e medio reddito. Secondo l’Institute on Taxation and Economic Policy (ITEP), il 20% inferiore dei contribuenti della Florida ha un’aliquota fiscale effettiva statale e locale quasi cinque volte superiore a quella dell’1% dei ricchi.

    L’ultimo report dell’ITEP, “Who Pays?”, evidenzia che l’aliquota media effettiva è del 13,2% per le famiglie a basso reddito, del 9,1% per il 20% medio e solo del 2,7% per l’1% che guadagna di più. Questa disparità significa che la disuguaglianza di reddito in Florida aumenta dopo l’applicazione delle imposte statali e locali.

    La natura regressiva del sistema fiscale della Florida, che lo classifica tra i meno equi degli Stati Uniti, deriva da diverse caratteristiche chiave. L’assenza di un’imposta sul reddito personale significa che lo Stato deve fare maggiore affidamento su altre forme di tassazione, come le imposte sulle vendite, che colpiscono in modo sproporzionato le persone a basso reddito. Le imposte sulle vendite sono considerate regressive perché sottraggono una percentuale maggiore di reddito alle persone con reddito più basso rispetto a quelle con reddito più alto.

    La natura regressiva del sistema fiscale della Florida deriva dalla sua dipendenza dalle imposte sulle vendite, che colpiscono in modo sproporzionato le persone a basso reddito. Sebbene l’aliquota dell’imposta sulla proprietà dello Stato sia in media dello 0,80%, inferiore alla media nazionale, non compensa la mancanza di gettito fiscale sul reddito. Questo sistema comporta un maggiore onere finanziario per le famiglie a basso reddito, che pagano una percentuale maggiore del loro reddito in tasse.

    Sebbene le politiche fiscali della Florida attirino i miliardari, le conseguenze vanno oltre la semplice equità fiscale. La dipendenza dello Stato dalle imposte sulle vendite e sulla proprietà può mettere a dura prova i servizi pubblici e le infrastrutture, dato che la crescente popolazione di residenti benestanti chiede di più. Nel frattempo, le famiglie a basso reddito possono faticare a tenere il passo con l’aumento del costo della vita e l’accesso limitato alle risorse.

    Il sistema fiscale della Florida attrae i ricchi, ma solleva questioni di equità e di pressione economica sui residenti meno abbienti dello stato. Mentre miliardari come Bezos continuano ad affluire in Florida, il dibattito sull’equità fiscale rimane pressante.


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