Macron ha vinto la scommessa del voto anticipato mettendo definitivamente Le Pen all’angolo, ora deve trovare il modo di assicurare una stabilità ‘europea’ arginando Mélenchon e la sua piazza
Il 2024 delle elezioni globali continua a snodarsi con l’ultima puntata del thriller francese che da un mese tiene con il fiato sospeso mercati e investitori non solo in Europa, che ha segnato il crollo del RN di Le Pen, la vittoria dei pezzi non omogenei della sinistra sotto le bandiere di Mélenchon e l’affermazione a sorpresa al secondo posto dello schieramento del presidente Macron. I mercati avevano già fatto sapere di non essere dispiaciuti dallo stallo uscito dal primo turno, con un mix di risultati opposto rispetto al secondo, e questa volta la reazione iniziale è stata di tenuta per le azioni, con un euro saldo in area 1,08. Il leader dell’estrema sinistra si è preso la piazza e ha attaccato frontalmente Macron, ma il suo schieramento sembra tutt’altro che monolitico e forse pronto a perdere pezzi a favore della formazione di un governo più ancorato al centro.
IL RISCHIO DI UN’AGENDA IN COLLISIONE CON UE E BCE
Per mercati e investitori il timore maggiore era che dalle urne uscisse una maggioranza assoluta con un’agenda di spesa in rotta di collisione con la disciplina chiesta da UE e BCE, con tutti i rischi per il mercato francese del debito, un possibile contagio alla periferia europea e all’euro, e un impatto negativo sui settori azionari più esposti a cominciare dai bancari. Non sembra questo lo scenario, ma il percorso di uscita dalla crisi iniziata un mese fa con il voto europeo resta incerto. Macron non è costretto ad affidare il governo allo schieramento uscito primo dal voto, sembra aver vinto la scommessa delle elezioni anticipate mettendo Le Pen all’angolo ormai definitivamente, e può lavorare ad aggiungere ‘pezzi’ a uno schieramento di centro…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.