Le proteste a Barcellona, il biglietto d’ingresso a Venezia e le abitudini di consumo che cambiano: l’estate porta con sé un incremento del turismo, solo che negli ultimi anni qualcosa è cambiato nelle località prese d’assalto
8 orizzontale: uno dei passatempi preferiti sotto l’ombrellone, 10 lettere. Cruciverba.
13 verticale: è “bello” in spiaggia, 5 lettere. Cocco.
Fin qui era facile, no? Sarà che per noi certe cose sono automatiche: arriva l’estate, ci si arma di parole crociate, penna, crema solare e via a tuffarsi in un’altra giornata di dolce far niente. Vero, queste erano abbastanza immediate come risposte, ma vediamo la prossima, okay?
16 diagonale: rovina una città, 7 lettere. Ecco, magari noi ci penseremmo un bel po’ prima di arrivare a “vandalo”, ma c’è qualcuno che invece non ha dubbi: “turista”.
Questo qualcuno, molto probabilmente parla catalano, e mentre lo pensa si aggira sulla Barceloneta senza scattare fotografie a ogni passo. Tanto la conosce molto bene, la sua città.
Il fenomeno del turismo di massa è diventato un problema, specialmente a Barcellona. Un fenomeno che porta un indotto incredibile nelle casse di molte località, ma che sembra non piacere a chi le abita.
Noi vogliamo analizzare la cosa a modo nostro, e per farlo abbiamo già preparato la valigia. Voi avete preso tutto? Allora si parte per quest’ottantesimo Sunday View!
TURISTI (PROBLEMATICI) PER CASO
Barcellona, luglio 2024: quello di spruzzare i turisti con pistole ad acqua non è un gesto di cortesia contro la calura della città, ma una protesta dei cittadini verso quelle persone che ogni anno invadono le “loro” strade. Migliaia di persone hanno protestato al grido di ‘turista vattene a casa’ e ‘il turismo uccide la città’, degli slogan che racchiudono l’impatto del turismo di massa sulla quotidianità di chi abita i luoghi presi d’assalto. Barcellona è un caso eclatante di una città che si ribella all’overtourism, ma scommettiamo che a molti è già venuto in mente il caso dei biglietti d’ingresso a Venezia e l’iniziale sdegno che hanno creato tra alcuni commentatori. La verità, però, è che questi biglietti sono fruttati al comune di Venezia – che deve pur sempre mantenere una città strutturalmente fragile – circa 723mila euro in otto giorni, così come è pur vero che il turismo vale il 14% del Pil di Barcellona, con oltre 150mila posti di lavoro creati nel comparto…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.