Un commento di Vincent Chaigneau segnala un ultimo miglio ostinato di disinflazione mentre in Eurozona resta in rischio Francia. Mantenuto leggero sovrappeso azionario, più esposizione all’HY
Le prospettive di crescita globale rimangono discrete, nonostante recenti dati deludenti nei paesi avanzati. Inflazione in calo e crescita dei salari mantengono redditi e consumi sostenuti. Il manifatturiero globale sta uscendo da una lunga stagnazione, con il venir meno del freno monetario che fornirà ulteriore sollievo nel secondo semestre. Il sostegno della politica e le esportazioni aiutano la Cina a mantenere l’equilibrio a breve, mentre l’economia USA va verso un atterraggio morbido. L’affievolirsi del suo eccezionalismo riduce il rischio che tassi della Fed persistentemente alti soffochino il mercato globale.
RESILIENZA ECONOMICA E RISCHI GEOPOLITICI
Vincent Chaigneau, head of research di Generali Investments, delinea un quadro globale di crescita resiliente e lenta disinflazione, ma segnala anche un aumento del rischio politico, segnalando in particolare la crisi politica francese, che minaccia le prospettive fiscali, i rating e le speranze di integrazione nell’Ue, l’intensificazione della frattura globale soprattutto tra Cina e USA, e lo stress geopolitico, dall’Ucraina al Medio Oriente, a Taiwan. Intanto un’inflazione ostinata nei servizi e nell’edilizia abitativa USA complica la lotta delle banche centrali, ma in un contesto di raffreddamento dei mercati del lavoro, Chaigneau si aspetta che la tendenza alla disinflazione resti intatta…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.