L’economia statunitense ha subito una revisione al ribasso di 818.000 buste paga non agricole tra aprile 2023 e marzo 2024, secondo i dati governativi pubblicati mercoledì.
Questo aggiustamento rappresenta un calo dello 0,5% nell’aumento complessivo dei posti di lavoro per l’anno in corso, un calo maggiore rispetto a quanto previsto dalle principali banche d’investimento statunitensi come Goldman Sachs e JPMorgan Chase.
Le revisioni dei dati sui posti di lavoro di solito rientrano in un intervallo compreso tra lo 0,3% negativo e lo 0,3% positivo. L’ultima revisione significativa risale al 2009, con una riduzione di circa 900.000 posti di lavoro, pari a un calo dello 0,7%.
Le stime iniziali del governo indicavano un aumento di 2,9 milioni di posti di lavoro da aprile 2023 a marzo 2024, con una media di circa 242.000 posti di lavoro al mese. In seguito alla revisione, l’aumento medio mensile di posti di lavoro è sceso a 175.000 unità.
La revisione ha interessato diversi settori, con le buste paga private riviste al ribasso di 819.000 unità. I cali maggiori sono stati registrati nei servizi professionali e alle imprese (-358.000), nel settore del tempo libero e dell’ospitalità (-150.000), nel commercio al dettaglio (-129.000) e nel settore manifatturiero (-115.000).
Al contrario, ci sono state revisioni al rialzo nei servizi privati di istruzione e sanità (+87.000) e nei trasporti e magazzinaggio (+56.400). Le buste paga governative hanno visto una revisione al rialzo minima di 1.000 posti di lavoro.
Reazioni del mercato
La revisione dei dati sull’occupazione ha segnalato agli operatori di mercato che il mercato del lavoro statunitense è più debole di quanto si pensasse in precedenza.
In risposta, sono aumentate le aspettative di taglio dei tassi di interesse, con gli investitori che temono che l’economia si stia già raffreddando. Di conseguenza, la probabilità implicita nel mercato di un taglio dei tassi di 50 punti base a settembre è salita al 32,5%, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
Gli operatori scontano completamente un taglio dei tassi di un punto percentuale entro la fine dell’anno.
L’indice del dollaro statunitense, tracciato dall’Invesco DB USD Index Bullish Fund ETF (NYSE:UUP), si è indebolito. I rendimenti dei titoli del tesoro sono leggermente diminuiti.
I titoli azionari hanno registrato un’ulteriore impennata grazie alle crescenti aspettative di riduzione dei tassi di interesse. L’Invesco QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), che è un fondo tecnologico, era in rialzo dello 0,7% alle 10:45 a New York.
Guadagni consistenti sono stati registrati anche nell’S&P 500, monitorato dall’SPDR S&P 500 ETF Trust (NYSE:SPY), in rialzo dello 0,5%, e nelle small cap, monitorate dall’iShares Russell 2000 ETF (NYSE:IWM), in rialzo dello 0,6%.
I mercati attendono ora i verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee di luglio, la cui pubblicazione è prevista per le 14:00 ET.
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