Mercoledì la compagnia spagnola di telecomunicazioni Telefónica S.A. (NYSE:TEF) ha annunciato di aver stipulato un accordo per la vendita di diverse torri, attraverso la sua controllata Telxius Telecom SA, ad American Tower Corp (NYSE:AMT), operatore di infrastrutture per la trasmissione delle comunicazioni; l’operazione ha un valore di 7,7 miliardi di euro (circa 9,38 miliardi di dollari), pagabili interamente in contanti.
Cosa è successo: Telefónica ha accettato di cedere ad American Tower le proprie torri di trasmissione in Spagna, Germania, Brasile, Perù, Cile e Argentina; le società stipuleranno due transazioni separate, una per gli asset europei e l’altra per quelli latinoamericani, per un totale di 30.722 siti torre.
Uno dei termini dell’accordo prevede che il gruppo Telefónica mantenga i suoi attuali contratti di leasing con la sua controllata per garantire la coerenza dei servizi.
Perché è importante: in Germania, secondo Reuters, Telefónica ha venduto 10.100 antenne telefoniche a Telxius per 1,5 miliardi di euro: in confronto, negli ultimi 12 mesi Telxius ha generato un utile operativo ante ammortamenti e svalutazioni di 190 milioni di euro dal suo business delle torri.
Il completamento della vendita ridurrà l’indebitamento finanziario netto di Telefónica di circa 4,6 miliardi di euro; il coefficiente di leva finanziaria dovrebbe diminuire di 0,3 volte e generare una plusvalenza di circa 3,5 miliardi di euro.
Il presidente di Telefónica, José María Álvarez-Pallete, ha affermato che Telxius e American Tower sono i principali fornitori dell’azienda; dopo la vendita, American Tower manterrà il primo posto in qualità di fornitore leader nelle aree europea e latinoamericana e fungerà da partner in diversi progetti strategici in Argentina, Brasile e Colombia.
Movimento dei prezzi: nel pre-market di mercoledì, all’ultimo controllo, le azioni TEF guadagnano il 9,23%.