La Securities and Exchange Commission (SEC) sta indagando su Exxon Mobil Corporation (NYSE:XOM) dopo che un informatore interno ha affermato che il colosso energetico avrebbe sopravvalutato i propri asset nel Bacino Permiano, come hanno riferito alcune fonti al Wall Street Journal.
Cosa è successo: secondo la denuncia, ai dipendenti Exxon incaricati di valutare il giacimento petrolifero statunitense più produttivo dell’azienda è stato chiesto di utilizzare dati non realistici nella loro valutazione, come riportato venerdì dal WSJ.
In particolare, nell’esposto si afferma che ai lavoratori è stato chiesto di sovrastimare la velocità con cui Exxon può perforare i pozzi, al fine di ottenere una valutazione finanziaria più elevata.
Almeno un dipendente che si è lamentato nel 2019 sarebbe stato licenziato l’anno successivo, ha riferito il Journal.
Casy Norton, portavoce della Exxon, ha dichiarato al WSJ che non può commentare l’eventualità o il motivo del licenziamento di un lavoratore, rifiutandosi di confermare o smentire l’esistenza di un’indagine della SEC.
Perché è importante: nel 2018 i dirigenti di Exxon hanno stimato il valore degli asset nel Bacino Permiano per 60 miliardi di dollari; tuttavia un anno dopo, quando i dipendenti dell’azienda hanno eseguito una nuova stima degli asset, è stato fissato un valore più vicino ai 40 miliardi di dollari.
Agli impiegati è stato chiesto di “recuperare” parte del valore perso e di rifare il lavoro di valutazione utilizzando ipotesi diverse, come afferma il rapporto.
Secondo quanto riferito, un dipendente avrebbe presentato il modello finanziario aggiornato in un file rinominato “Questa è una bugia”.
Cosa potrebbe succedere: negli Stati Uniti i whistleblower hanno diritto a premi finanziari qualora il loro reclamo sfoci in una sanzione.
Movimento dei prezzi di XOM: venerdì, all’ultimo controllo, le azioni Exxon erano in calo del 5,33% a 47,62 dollari.