Le nazioni più ricche puntano su risorse pubbliche e private, mentre quelle in via di sviluppo chiedono investimenti a fondo perduto. In entrambi i casi si parla di stanziare trilioni di dollari
Il nodo è sempre lo stesso: trovare un accordo tra i paesi sviluppati su quanto e come sostenere i paesi in via di sviluppo per adattarsi ai cambiamenti climatici e ridurre le emissioni. Gli Stati più poveri, infatti, sono quelli meno responsabili delle emissioni di gas serra, ma anche quelli maggiormente colpiti dalle conseguenze. Per adesso, però, l’intesa tra i 197 paesi più l’Ue che prendono parte a Cop29 non è stata ancora trovata.
LE DUE SOLUZIONI IN CAMPO
In mattinata da Baku sono state solo pubblicate due bozze relative a possibili soluzioni: una rispecchia proprio le posizioni dei paesi in via di sviluppo, l’altra quella dei paesi sviluppati. In entrambi i casi è previsto un notevole aumento di fondi, ma si parla, genericamente, di “trilioni” di dollari, ovvero di migliaia di miliardi per la transizione green. Comunque più degli attuali 100 miliardi l’anno, che per di più scadono nel 2025…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.