Negli ultimi mesi, gli automobilisti italiani hanno assistito a un significativo aumento dei premi per l’assicurazione RC auto. Secondo i dati dell’IVASS, a ottobre 2024 il premio medio nazionale ha raggiunto i 416 euro, segnando un incremento del 7,2% rispetto all’anno precedente. Questo trend al rialzo, iniziato nella seconda metà del 2022, ha comportato un aggravio medio di 63 euro per assicurato rispetto a gennaio 2022.
Cosa è successo
L’IVASS ha rilevato che tutte le province italiane hanno registrato aumenti dei premi su base annua, con variazioni comprese tra il +1,5% di Reggio Calabria e il +11,5% di Roma. In particolare, a Roma il costo medio della polizza è passato da 379,7 euro a 483 euro, evidenziando un incremento del 27,2% e un esborso aggiuntivo di 103 euro per assicurato. Al contrario, Reggio Calabria ha registrato l’aumento più contenuto, con un incremento del 4,4% pari a 17,4 euro in più per polizza.
Analizzando le classi di merito, gli assicurati in classi superiori alla prima hanno subito un aumento medio del 10,3%, mentre per quelli in prima classe l’incremento è stato del 6,4%. Questo fenomeno ha portato il premio medio nazionale a crescere dai 353 euro di gennaio 2022 ai 416 euro di ottobre 2024, con un aumento complessivo del 17,8%.
Nonostante il differenziale di premio tra Napoli e Aosta sia ancora significativo, pari a 267 euro, si è registrata una riduzione del 41,4% rispetto allo stesso mese del 2014. Tuttavia, l’Unione Nazionale Consumatori esprime preoccupazione per l’inversione di tendenza osservata nel 2023, con un incremento del premio medio lordo del 5,7% rispetto al 2022, pari a 21 euro in più.
Perché è importante
L’aumento dei premi RC auto incide significativamente sul bilancio delle famiglie italiane, già provate da altre spese obbligatorie. Un incremento medio di 63 euro per polizza rappresenta un onere aggiuntivo che può influire sulle decisioni di spesa e risparmio dei consumatori.
La proposta dell’IVASS di riformare il sistema Bonus/Malus, considerando che il 90% degli automobilisti si trova in prima classe, potrebbe portare a una redistribuzione più equa dei costi assicurativi. Tuttavia, associazioni come Assoutenti esprimono scetticismo sull’efficacia di tali misure senza una riforma strutturale del mercato assicurativo.
È fondamentale monitorare l’evoluzione delle tariffe RC auto e valutare l’impatto delle eventuali riforme proposte, al fine di garantire una maggiore equità e sostenibilità per gli automobilisti italiani. Un mercato assicurativo più trasparente e competitivo potrebbe contribuire a contenere i costi e offrire migliori condizioni agli assicurati.
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