La competizione Usa-Cina si gioca sul terreno dell’Intelligenza Artificiale mentre i mercati si concentrano sugli utili dei Magnifici. L’Europa politica contro The Donald ma non le sue grandi imprese
Fomo e Tina, la “strana coppia” che da una decina d’anni dà la rotta a Wall Street, continua a fare record di incassi, come il film del 1968 con Jack Lemmon e Walter Matthau. I due termini sono da tempo entrati nel gergo di trader e investitori, ma comunque indicano col primo la paura di perdere il treno del rialzo (fear of missing out) e col secondo che non ci sono alternative alle azioni (there is no alternative). Tina ha comandato per tutta l’era dei tassi zero e dei vari Quantitative Easing, dato l’appeal inesistente dei rendimenti obbligazionari. Poi i rialzi dei tassi e il ritorno del rendimento hanno fatto emergere qualche alternativa, ma il boom dell’Intelligenze Artificiale ha rimesso benzina nel motore di Fomo, con Tina a fare da complemento per la mancanza di alternative ai Big Tech Usa.
LE MEGA CAP TECH USA CONTINUANO A BATTERE LE ATTESE
Il mercato ha continuato a scrutare l’S&P 500 e i listini europei in cerca di un ampliamento della cerchia dei titoli guida oltre i FAANG e i vari Magnifici che si sono alternati alla guida del rally, da ultimo aggrappandosi al caso DeepSeek come catalizzatore di un’espansione a macchia d’olio di una IA “low cost” a tutti i settori. Ma i Magnifici sono sempre lì. Nell’ultima tornata, quattro su sette hanno pubblicato le trimestrali, e ben tre, quelle di Microsoft, Meta e Apple hanno battuto le attese, mentre Tesla le ha deluse. Nei prossimi giorni sono in arrivo Alphabet e Amazon, rispettivamente il 4 e 6 febbraio, mentre per Nvidia, su cui tutti gli occhi sono puntati dopo il caso DeepSeek, bisognerà aspettare fino al 26 febbraio…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.