Una tregua in Ucraina e la ripresa economica dell’Europa occidentale migliorerebbero l’appeal della regione, che potrebbe essere un motore di crescita a lungo termine per l’intera area dell’Ue
La regione dell’Europa centro-orientale ha visto ridursi in modo significativo gli investimenti, soprattutto dopo le sanzioni e la successiva esclusione della Russia dai portafogli internazionali. Le valutazioni sono diminuite dal 30 al 40% rispetto a dieci anni fa, a causa dei rischi legati alla guerra in Ucraina e della mancanza di liquidità. A peggiorarne l’appeal e lo sviluppo economico hanno contribuito anche gli alti prezzi dell’energia che interessano tutta l’Europa. “Sono molti i fatti che potrebbero propiziare un miglioramento della situazione nel prossimo futuro a cominciare dall’esito del conflitto in Ucraina” tiene e sottolineare András Szálkai, gestore del team azionario Cee & Global Emerging Markets di Raiffeisen Capital Management.
LE TENSIONI COMMERCIALI TRA WASHINGTON E PECHINO
Altrettanto cruciali restano anche le tensioni commerciali tra Washington e Pechino. Da tempo si discute in Europa se riportare la produzione di beni più vicino ai propri mercati, riducendo le produzioni basate in Asia, in particolare in Cina. “Uno spostamento della produzione dall’Asia all’Europa potrebbe avvantaggiare i mercati dell’Europa orientale dove la produzione avviene a costi inferiori rispetto all’Europa occidentale. Tuttavia, dal momento che la regione dipende fortemente dall’Occidente, in particolare dalla Germania, una debolezza economica di Berlino avrebbe un impatto significativo anche sull’Europa” spiega Szálkai…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.