La Financière de l’Échiquier vede nuovi equilibri, non si sa quanto duraturi, generati dalle mosse della Casa Bianca. Nel primo trimestre la crescita Usa dovrebbe subire una frenata
Immaginare Donald Trump nelle vesti di un saggio buddista è davvero difficile, ma fin dai primi giorni del mandato il Presidente USA ha ricordato al mondo uno dei concetti fondanti di questa filosofia: l’anicca, l’impermanenza. Tra dichiarazioni intempestive e decreti, dazi applicati ai partner più stretti e poi sospesi, Trump impone al mondo e ai mercati l’instabilità e l’effimero di ogni situazione. Come mandala di sabbia tibetani, gli scenari di mercato prevalenti a inizio anno sono stati spazzati via e sta perdendo quota anche il risplendente eccezionalismo americano, che nella mente di tutti era destinato a proseguire.
CRESCITA USA APPESANTITA, VERSO FORTE RALLENTAMENTO
Lo evidenzia La Financière de l’Èchiquier nel punto della settimana a cura dello Strategist Enguerrand Artaz, dal titolo “L’impermanenza sui mercati: nuovi equilibri tra Europa e USA”, secondo cui la crescita USA, appesantita dal crollo della bilancia commerciale causato dall’impennata delle importazioni in previsione dei dazi, dovrebbe subire un forte rallentamento, almeno nel primo trimestre. Secondo Artaz, l’incertezza politica intacca la fiducia di imprese e famiglie, mentre il mercato del lavoro si sta nuovamente indebolendo soprattutto per i tagli ad opera del DOGE di Elon Musk nel settore pubblico. Un disallineamento planetario a cui i mercati sono sensibili, come mostra il -2,2% da inizio anno dello S&P 500, che sottoperforma la maggior parte delle borse mondiali…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.