Dopo qualche anno lontano dalle scene, il padre di Alibaba torna a farsi vedere a un evento pubblico proprio in questi giorni, trovando un tech cinese profondamente cambiato, per motivi di politica interna e, soprattutto, esterna
Si può dire?
No, secondo qualcuno non si può dire, ma secondo altri sì. Che è questa storia? Si può dire, o non si può dire? Dipende? Eh no, questa volta non ci salviamo così. Forse siamo ancora legati ai nostri vecchi libri scolastici e ora sono stati cambiati, o forse è tutto un effetto Mandela e in realtà siamo vittime di un falso ricordo di tipo linguistico. Si può dire “ma però”? Su le mani chi pensa di sì; ora su le mani chi pensa di no. Anche voi, laggiù, non vale astenersi!
La risposta ce la dà l’Accademia della Crusca che sancisce che – rullo di tamburi – si può dire! La doppia congiunzione è un rinforzo, non un errore. E per “a me mi”, vi chiederete ora? Idem: nessun errore. Potete andare a chiedere i danni alle maestre per tutti quei segni rossi sui fogli delle verifiche.
Ciò che, invece, proprio non si può dire, è che i regolatori statali cinesi non svolgono bene il loro lavoro. Su questo la Crusca avrà poca voce in capitolo, ma probabilmente anche loro concorderanno che è meglio evitare certe cose. Non sono errori da matita rossa, ma proprio da cancellazione. Da cancellazione dalla società. Niente di cruento, per carità, giusto qualche annetto d’esilio e la perdita delle proprie aziende.
D’altro canto, se sei il cittadino più ricco e famoso del tuo Paese, che sarà mai. Giusto? Beh, non proprio. Però puoi diventare una pedina importante delle strategie di politica interna ed estera del tuo presidente!
Nel Sunday View di questa settimana torniamo in Oriente per guardare in Occidente, raccontando la storia di un uomo che – forse – non voleva sfidare il potere, ma che si è trovato a farlo, venendo sconfitto.
D’altro canto, ci sta anche perdere se sei il cittadino più ricco e famoso… Anzi, eri.
JACK MA, PERÒ
Se sei il cittadino più ricco e famoso del tuo Paese, corri il rischio di mettere in ombra il tuo presidente. E se il tuo presidente non è uno che ama essere messo in ombra, forse qualche rischio lo corri. E se poi ti metti a criticare i regolatori statali che ordinano il settore tech cinese, allora sai che sei proprio in pericolo. Tutto questo è stato Jack Ma fino al 2020, quando il fondatore di Alibaba, in un discorso pubblico, si lasciò sfuggire qualche parolina di troppo sulla regolamentazione finanziaria cinese. Risultato? Ma si vide bloccato dalle autorità l’Ipo da 35 miliardi di dollari di Ant Group, ramo fintech di Alibaba, oltre che un’indagine dell’antitrust su Alibaba stessa. E poi? E poi arrivò il crollo del suo patrimonio – 24 miliardi del 2023 dagli oltre 66 del 2020 –, il ritiro dalla vita pubblica, fino all’esilio per qualche anno. E sì, lo zampino del governo centrale cinese è abbastanza evidente. Il nostro “turista per caso” è stato visto in Giappone, in Israele, negli Usa, in Thailandia, e – secondo Bloomberg – anche a Honk Kong, dove avrebbe avuto degli incontri con alcuni esponenti d’alto livello dirigenti del settore fintech. Si è tenuto impegnato, insomma. Alla fine di questo suo girovagare, però, pare che Jack Ma sia tornato in patria, apparendo nei giorni scorsi a un evento pubblico e incontrando persino Xi Jinping…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.