La società di investimenti Bernstein prevede che le allocazioni aziendali nelle tesorerie porteranno circa 330 miliardi di dollari su Bitcoin (CRYPTO:BTC) nei prossimi cinque anni, spinte principalmente dalle aziende pubbliche che adotteranno il modello di investimento di Strategy (NASDAQ:MSTR).
Cosa è successo
In un’analisi pubblicata oggi, gli esperti di Bernstein hanno delineato uno scenario in cui le società quotate investiranno circa 205 miliardi di dollari in Bitcoin tra il 2025 e il 2029, con Strategy che contribuirà con ulteriori 124 miliardi di dollari.
Secondo la società, questa previsione dipende dalla continua replica del modello MSTR da parte delle aziende con limitati margini di crescita organica.
“Le piccole aziende pubbliche a bassa crescita, con eccesso di liquidità e prospettive ridotte, probabilmente adotteranno la strategia di tesoreria in Bitcoin di MSTR”, afferma il report.
Bernstein ha individuato circa 2.000 aziende nel mondo che soddisfano i suoi criteri di selezione, con una liquidità complessiva di 3,8 trilioni di dollari tra cash ed equivalenti.
Se solo il 20% di queste aziende destinasse il 25% del proprio capitale a Bitcoin, si genererebbero flussi pari a 190 miliardi di dollari.
MSTR, che ha già acquistato circa 554.000 BTC per un valore di 38 miliardi di dollari, continua a espandere la propria esposizione con una strategia di capitale 42:42, raccogliendo 42 miliardi di dollari ciascuno dai mercati azionari e del debito entro il 2027.
Secondo Bernstein, l’azienda ha già completato circa 27 miliardi di dollari di questo piano.
La società ha osservato che le aziende pubbliche possiedono ora circa il 3,4% dell’intera offerta di Bitcoin, in netto aumento rispetto all’1,3% di fine 2023.
Questa concentrazione di investitori a lungo termine sta riducendo le riserve sugli exchange, contribuendo a un’offerta circolante sempre più limitata.
Perché è importante
Un quadro normativo favorevole rappresenta un ulteriore catalizzatore.
Bernstein ha citato l’abrogazione della SAB 121 da parte della SEC, che ora consente alle banche di custodire asset cripto senza impatti sui bilanci, e le nuove regole FASB, che permettono alle aziende di valutare i Bitcoin a mercato, invece di riportare solo le svalutazioni.
Tuttavia, Bernstein ha avvertito che non tutte le aziende che tenteranno di replicare il modello MSTR avranno successo.
“Il vantaggio di MSTR sta nella sua innovazione finanziaria e nella sua esperienza nel gestire più cicli di mercato”, afferma il report. “La sua capacità di scalare strumenti istituzionali legati a Bitcoin resta difficile da eguagliare”.
Nonostante ciò, con un accesso crescente ai mercati dei capitali, una diminuzione dell’offerta circolante di BTC e un numero sempre maggiore di aziende che seguono questo modello, Bernstein vede una contrazione strutturale dell’offerta, che potrebbe ridefinire le dinamiche di valore di Bitcoin sul lungo termine.
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