Antonio Cavarero, Head of Investments di Generali Asset Management, analizza le implicazioni della volatilità seguita alle mosse fiscali e commerciali di Trump
Finora nel 2025 i mercati hanno mostrato elevata volatilità, aprendo nuove tematiche per gli investitori. Trump ha intrapreso politiche economiche, commerciali e internazionali non ortodosse in chiara discontinuità con il passato, imponendo di analizzare il rischio dei nuovi contesti. Dopo decenni in cui l’economia mondiale ha prosperato grazie al commercio internazionale, la scarsa visibilità sul futuro, solo parzialmente mitigata dalle inversioni di rotta dell’amministrazione USA, potrebbe creare squilibri significativi. Con conseguenze esatte valutabili solo nei prossimi mesi, mentre le banche centrali devono agire con estrema prudenza. La BCE si trova di fronte a politiche fiscali disomogenee e un ciclo insoddisfacente e la Fed deve mantenere un profilo indipendente, decidendo sui tassi solo in base a dati reali. Tutto ciò ha, ovviamente, conseguenze sull’asset allocation.
TRUMP HA CREATO DANNI SEMI-PERMANENTI
E’ l’indicazione di un commento di Antonio Cavarero, Head of Investments di Generali Asset Management, parte di Generali Investments, secondo cui Trump ha probabilmente creato alcuni danni semi-permanenti, indebolendo la fiducia nel sistema USA. Ridurre il deficit commerciale senza disciplina fiscale e una crescita economica tangibile pesa sul dollaro, riassumendo tutte le tensioni di questa fase. Ma alla fine gli investitori sanno cercare nuove rotte, e non è un caso che la turbolenza del 2025 ha visto la discesa contemporanea del dollaro, dei titoli di Stato USA e dello S&P…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.