Il 28 maggio si preannuncia come una giornata critica per la mobilità in Italia, con un’ondata di scioperi che coinvolgerà taxi, autobus e voli. L’astensione dal lavoro, motivata da proteste sindacali e rivendicazioni lavorative, interesserà molte delle principali città italiane, generando potenziali disagi a livello nazionale.
L’impatto sarà trasversale, colpendo pendolari, viaggiatori occasionali e passeggeri in transito presso gli scali aeroportuali. Le autorità consigliano di pianificare gli spostamenti con attenzione e monitorare gli aggiornamenti in tempo reale.
Cosa è successo
Il settore taxi sarà interessato da uno sciopero di 24 ore che coinvolgerà città chiave come Roma, Napoli, Torino e Lamezia Terme. A Bari, la protesta sarà invece più contenuta, con uno stop di 12 ore dalle 9:00 alle 21:00. Le motivazioni della mobilitazione riguardano la richiesta di interventi urgenti per risolvere problematiche strutturali che affliggono il comparto. L’interruzione del servizio rischia di creare forti disagi, soprattutto nelle ore di punta.
Anche il trasporto su gomma subirà interruzioni: gli autobus Autoguidovie si fermeranno per 24 ore nelle province di Milano, Pavia, Cremona, Monza e Brianza. Tuttavia, saranno operative le fasce orarie protette dalle 5:30 alle 8:30 e dalle 15:00 alle 18:00. I lavoratori denunciano condizioni lavorative critiche e la necessità di riforme urgenti. Fuori dalle fasce garantite, l’assenza di corse potrebbe mettere in difficoltà migliaia di utenti.
Nel settore aereo, lo sciopero colpirà il personale easyJet dalle 13:00 alle 17:00 e coinvolgerà anche gli scali di Linate e Malpensa. Il personale Swissport si unirà alla protesta, mettendo sotto pressione i servizi aeroportuali. ENAC ha confermato che saranno garantiti solo i voli nelle fasce 7:00-10:00 e 18:00-21:00, lasciando scoperta la fascia centrale della giornata.
Perché è importante
Lo sciopero coordinato mette in luce fragilità sistemiche che interessano l’intera rete dei trasporti, accentuando un malessere diffuso tra i lavoratori. La mobilitazione simultanea di più categorie rappresenta un segnale chiaro: le condizioni attuali non sono più sostenibili. L’effetto domino sui passeggeri è il riflesso di un disagio profondo che chiede risposte immediate.
Le proteste nei trasporti si inseriscono in un contesto economico e sociale più ampio, caratterizzato da pressioni inflazionistiche, carenza di personale e scarse tutele contrattuali. In particolare, il settore taxi è da tempo alle prese con la concorrenza delle piattaforme digitali e la mancanza di riforme strutturali.
Infine, la giornata del 28 maggio potrebbe diventare un punto di svolta nel dibattito pubblico sulla qualità del servizio di trasporto in Italia. Se non ascoltate, queste rivendicazioni rischiano di tradursi in ulteriori disservizi, aggravando la sfiducia tra cittadini e istituzioni.
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Foto: Stockinasia via Shutterstock