Figma Inc. ha depositato la domanda per l’offerta pubblica iniziale (IPO), puntando a quotare le sue azioni ordinarie di Classe A sulla Borsa di New York con il simbolo “FIG“. Un passo da gigante per la piattaforma di design con sede a San Francisco.
Cosa è successo
L’azienda, conosciuta per i suoi strumenti collaborativi basati su browser utilizzati da clienti di primissimo piano come Microsoft Corp. (NASDAQ:MSFT), Alphabet Inc. (NASDAQ:GOOGL) (NASDAQ:GOOG) e Salesforce Inc. (NYSE:CRM), ha registrato una crescita finanziaria robusta in vista del suo debutto pubblico.
Per l’anno conclusosi il 31 dicembre 2024, Figma ha riportato ricavi per 749 milioni di dollari, un aumento del 48% su base annua. Nel primo trimestre del 2025, i ricavi hanno raggiunto i 228,2 milioni di dollari, in crescita del 46% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso di crescita annuale composto dei ricavi dell’azienda negli ultimi quattro anni si attesta al 53%.
L’utile netto di Figma è stato altalenante: da 737,8 milioni di dollari nel 2023 — un dato gonfiato da un compenso di 1 miliardo di dollari per la fusione saltata con Adobe Inc. (NASDAQ:ADBE) — a una perdita netta di 732,1 milioni di dollari nel 2024, principalmente a causa di spese straordinarie relative a compensi in azioni. Tuttavia, l’azienda è tornata in utile nel primo trimestre del 2025 con un utile netto di 44,9 milioni di dollari.
La piattaforma di Figma è ora utilizzata dal 95% delle aziende Fortune 500 e dal 78% delle Forbes Global 2000, a dimostrazione della sua ampia adozione in vari settori. L’azienda ha rapidamente ampliato la sua suite di prodotti, lanciando funzionalità come Dev Mode per gli sviluppatori, FigJam per il brainstorming e nuovi strumenti basati sull’AI come Figma Make, capace di generare prototipi funzionali da semplici prompt.
Perché è importante
Il suo Net Dollar Retention Rate era del 134% alla fine del 2024 e del 132% a marzo, indicando una forte espansione e fidelizzazione dei clienti.
Questa IPO arriva dopo un precedente tentativo di Figma di essere acquisita da Adobe per 20 miliardi di dollari, un’operazione bloccata dalle autorità di regolamentazione per questioni antitrust. L’ultima valutazione privata di Figma è stata di 12,5 miliardi di dollari, stabilita durante una vendita di azioni secondarie nel 2024. Il fondatore e CEO Dylan Field manterrà un significativo potere di voto dopo l’IPO, grazie alla struttura azionaria multi-classe di Figma.
Il modello di business di Figma è basato sugli abbonamenti, offrendo piani a più livelli per individui, organizzazioni e imprese, con prezzi ad hoc per i diversi ruoli utente e workflow.
L’azienda intende utilizzare i proventi dell’IPO per il capitale circolante, lo sviluppo prodotti e potenziali acquisizioni, oltre a rimborsare alcuni debiti in sospeso. Figma non prevede di pagare dividendi nel prossimo futuro.
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Foto: M.oo / Shutterstock