Il noto venditore allo scoperto Jim Chanos ha pubblicamente messo in discussione la qualità del nuovo ingente portafoglio ordini di Oracle Corp (ORCL), sostenendo che l’accordo da 300 miliardi di dollari con OpenAI sia rischioso, lontano anni dall’essere avviato e che ricorda le passate controversie contabili dell’azienda.
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Jim Chanos mette in discussione i principi contabili di ORCL
La critica, espressa in una serie di post su X, mira a smorzare l’euforia degli investitori che ha fatto salire alle stelle il titolo Oracle questa settimana.
Per sostenere la sua tesi a favore della cautela, Chanos ha ripreso le passate critiche alle pratiche commerciali di Oracle. “Beh, non è che $ORCL sia stata recentemente accusata in modo credibile di ‘problemi’ contabili”, ha scritto sarcasticamente, alludendo a una causa intentata da un informatore nel 2016.
Tale causa ha sollevato dubbi sulla contabilità cloud dell’azienda e ha sostenuto che Oracle abbia utilizzato tattiche di audit aggressive per spingere i clienti ad acquistare prodotti cloud.
Oracle non ha risposto immediatamente alla richiesta di commento di Benzinga.
Well, it’s not like $ORCL has been credibly accused of accounting “issues” recently. (From 2016 and 2019) pic.twitter.com/Xeb5UzYfCU
— James Chanos (@RealJimChanos) September 10, 2025
Il portafoglio ordini di ORCL è sopravvalutato?
Chanos ha inoltre puntato l’attenzione sul contratto quinquennale da 300 miliardi di dollari con OpenAI, che rappresenta una parte sostanziale dei ricavi futuri appena annunciati da Oracle.
Ha sottolineato il notevole ritardo e il rischio che ciò comporta, affermando: “Ancora meglio, questo accordo da 300 miliardi di dollari non inizierà nemmeno prima del… 2027!”.
Ha descritto l’accordo come una scommessa, mettendo in discussione come OpenAI, una startup con un fatturato annuo di circa 10 miliardi di dollari, possa impegnarsi in un contratto che prevede una media di 60 miliardi di dollari all’anno.
Lo scetticismo del venditore allo scoperto arriva mentre il titolo Oracle gode di un rally monumentale, nonostante abbia mancato di poco le stime di fatturato e utili del primo trimestre.
L’entusiasmo del mercato è stato alimentato interamente dall’esplosione del 359% delle Remaining Performance Obligations (RPO) di Oracle, ovvero i ricavi futuri contrattualizzati, che sono saliti a ben 455 miliardi di dollari.
(3) Even better, this $300B deal doesn’t even begin until…2027! $ORCL pic.twitter.com/15zI3FksxC
— James Chanos (@RealJimChanos) September 10, 2025
Andamento dei prezzi
Le classifiche azionarie di Benzinga indicano che ORCL mantiene un andamento dei prezzi più forte nel breve, medio e lungo termine. Tuttavia, la classifica di crescita del titolo è stata relativamente moderata, attestandosi al 66,03%. Ulteriori dettagli sulle prestazioni sono disponibili qui.
Giovedì, prima dell’apertura del mercato, l’SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY) e l’Invesco QQQ Trust ETF (QQQ), che tracciano rispettivamente gli indici S&P 500 e Nasdaq 100, erano in rialzo. L’SPY è in aumento dello 0,21% a 653,57 dollari e il QQQ è avanzato dello 0,28% a 582,33 dollari, secondo i dati di Benzinga Pro.
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Foto: Jonathan Weiss / Shutterstock