Secondo Schroders non è più il momento di puntare sulla crescita futura, ma serve un approccio prudente e diversificato, che non prevede investimenti in oro né tantomeno nei Bitcoin
Il cosiddetto mercato FOMO, acronimo che sta per ‘fear of missing out’ vale a dire la paura di perdere il treno di titoli che corre più degli altri, è ormai alle spalle. La logica secondo cui è preferibile puntare sulla crescita futura, vale a dire ‘la gallina domani’, rispetto al proverbiale ‘uovo oggi’ non vale più nel mondo degli investimenti che sta tornando alla normalità dopo la pandemia, ed è il momento di tornare a concentrarsi su temi forse più noiosi preferendo la prudenza e la diversificazione puntando sulle azioni Value trattate a sconto, sulla Borsa giapponese e su quella britannica.
FINITO IL TREND CHE HA DOMINATO IL 2020
Lo sostiene un commento a cura di Johanna Kyrklund, Chief Investment Officer and Global Head of Multi-Asset Investment di Schroders, secondo cui siamo arrivati alla fine del mercato ‘FOMO’, che ha dominato tutto il 2020 con gli investitori azionari che hanno optato per un numero ristretto di titoli di spicco che anche grazie alla pandemia hanno performato molto bene. Il riferimento è al mercato USA dominato da una manciata di azioni che vanno sotto l’acronimo di FAMAG (Facebook, Amazon, Microsoft, Apple e Google) a cui si è aggiunta Tesla il cui titolo è aumentato di uno strabiliante 695% solo nel 2020…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.