Columbia Threadneedle sottolinea come, anche se la transizione verso un modello più circolare procede a rilento, alcune aziende stiano investendo in direzione della sostenibilità
L’invenzione della plastica ha indubbiamente prodotto dei vantaggi ambientali ed economici: ha ridotto gli sprechi alimentari, tagliato le emissioni dei trasporti alleggerendo il peso dei prodotti e abbassato i costi degli imballaggi. Ma ora questo materiale rappresenta una fetta crescente dei flussi di rifiuti. La quota stimata di scorie plastiche mondiali riciclate è appena del 9%. Il tasso così basso è dovuto anche alla carenza di infrastrutture e servizi di raccolta dei rifiuti plastici, che vengono solitamente inceneriti, inviati alle discariche o buttati nei corsi d’acqua, arrivando negli oceani ed entrando nelle catene alimentari.
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ACCORGIMENTI NORMATIVI NECESSARI
Il tema del riciclo della plastica è stato affrontato da Olivia Watson e Drew Kettwick, Analisti di Columbia Threadneedle. I due esperti sono convinti che alcuni accorgimenti a livello normativo potrebbero avere un impatto significativo. Il primo prevede l’estensione degli obblighi di responsabilità ai produttori; il secondo dovrebbe tassare l’utilizzo dei materiali vergini di origine fossile, più economici rispetto alla plastica riciclata; il terzo consiste nel fissare le percentuali minime di quest’ultima contenute negli imballaggi, come già fato da Regno Unito, Europa e California…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.