Al momento della pubblicazione, il token del protocollo di finanza decentralizzata (DeFi) AAVE (AAVE) era in aumento di oltre il 16%, a dispetto di un crollo generale delle criptovalute che ha colpito importanti monete come Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e Dogecoin (DOGE).
Cosa è successo: nelle ultime 24 ore AAVE ha guadagnato il 16,02% a 567,81 dollari ed è in rialzo del 21,36% su base settimanale.
Questi dati sono in netto contrasto con quelli di altre monete, come BTC, che ha avuto un tonfo dell’11,6% a 50.414,47 dollari, ed ETH, che ha ceduto il 3,97% a 3.999,70 dollari; al momento della pubblicazione, DOGE era in calo del 12,4% a 0,44 dollari.
Dall’inizio dell’anno AAVE ha registrato un’impennata del 548,62%, sostenuta dal fermento intorno alla DeFi; il ruolo di AAVE è principalmente quello di un protocollo di prestito.
Al momento della pubblicazione, il valore totale bloccato (TVL) in DeFi era di 81,89 miliardi di dollari, secondo DeFi Pulse; in termini di TVL, Aave si è classificata seconda a 11,03 miliardi di dollari, dietro Maker che aveva un TVL di 14,4 miliardi.
Il 15 aprile il TVL di Aave era di 6,38 miliardi di dollari, il che significa che da allora è cresciuto del 72,88%.
I depositi AAVE sono cresciuti di oltre 45 miliardi di dollari e quest’anno il protocollo ha registrato una media di 231 milioni di dollari di depositi al giorno, secondo Cointelegraph.
Oltre 46.000 utenti unici di Ethereum sono ora prestatori su Aave, con il deposito medio che ha toccato il massimo storico di 173.000 dollari.
Il deposito medio su Aave tuttavia è di soli 3.500 dollari, il che significa che una notevole quantità di prestatori presenti sul protocollo sono retail.
L’indebitamento medio su Aave nel corso di quest’anno è di 58 milioni di dollari al giorno, ma la volatilità dei prestiti è evidenziata dal fatto che in alcuni giorni sono stati registrati prestiti inferiori ai 10 milioni di dollari mentre in altri questo importo ha superato i 400 milioni, secondo Cointelegraph.
Perché è importante: l’interesse per la DeFi ha anche rafforzato ETH, che costituisce un motore per questo nuovo trend.
“La narrazione ha completamente smesso di essere su Bitcoin e si è concentrata principalmente sulla DeFi, su Ethereum e sul fiorente mercato delle altcoin”, ha dichiarato Nick Mancini, analista di ricerca presso la piattaforma di analisi sul sentiment delle criptovalute Trade the Chain, come riferito da CoinDesk.
Nel frattempo BTC ha subito un brutto colpo, perdendo fino al 18,91% in intraday dopo che Elon Musk, CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), ha affermato che la casa automobilistica non accetterà più la criptovaluta per gli acquisti di veicoli a causa del “rapido aumento dell’uso di fossili combustibili” nel settore del mining e nelle transazioni relative alla moneta.
Recentemente, i sosia di Dogecoin SHIB INU (SHIB), Dogelon Mars (ELON), Akita Inu (AKITA) e altri hanno inviato enormi quantità delle loro scorte circolanti a Vitalik Buterin (il fondatore di ETH) per essere bruciate.
Buterin, tuttavia, mercoledì ha regalato migliaia di miliardi di questi token – oltre a 2 milioni di dollari in Ethereum – per cause di beneficenza, una delle quali è legata alle misure di soccorso in India contro la crisi Covid, secondo CoinDesk.
Al momento della pubblicazione, SHIB perdeva il 24,92% a 0,00002284 dollari ed ELON stava precipitando del 69,40% a 0,00000064 dollari.