Nonostante abbia registrato il suo primo trimestre da oltre un miliardo di dollari, lunedì il titolo Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) ha perso quasi l’11% dopo che la società ha pubblicato una previsione sugli utili per l’intero anno superiore alle attese; la guidance sui ricavi ha perfettamente soddisfatto le aspettative degli analisti, ma i tassi di crescita delle vendite sono scesi a nuovi minimi. In parole povere, la piattaforma video ha continuato a crescere, ma non al ritmo oltremodo ottimistico che avevano previsto gli analisti.
I numeri del secondo trimestre
Per il trimestre conclusosi il 31 luglio, il fatturato è cresciuto del 54% su base annua superando per la prima volta il miliardo di dollari, a quota 1,02 miliardi, superando anche le aspettative degli analisti di Refinitiv di 991 milioni di dollari (dati Refinitiv); l’utile netto rettificato, a quota 1,36 dollari per azione, è aumentato del 48% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, battendo anche in questo caso la stima di 1,16 dollari prevista da Refinitiv. Il flusso di cassa libero è cresciuto del 22% raggiungendo i 455 milioni di dollari.
Il margine lordo è migliorato dal 72,3% del trimestre precedente al 74,4%; il margine lordo ha beneficiato della nuova capacità offerta dai data center e del minor utilizzo durante l’estate, grazie in parte alle vacanze scolastiche. Zoom Phone, il servizio telefonico cloud dell’azienda, è passato da 1,5 milioni di unità nel trimestre precedente a 2 milioni di unità.
Previsioni
Durante il trimestre Zoom ha annunciato che acquisirà il fornitore di software per contact center cloud Five9, oltre a rendere disponibile Zoom Events per effettuare riunioni online di livello premium; inoltre, la società di videocomunicazione ha investito nel produttore di software per eventi Cvent, che intende quotarsi in Borsa tramite SPAC.
Per quanto riguarda il trimestre in corso, nella sua guidance Zoom ha indicato una crescita del 31%; gli utili rettificati per azione sono previsti in un intervallo compreso fra 1,07 e 1,08 dollari su ricavi di 1,015-1,020 miliardi.
Per l’intero anno fiscale, Zoom ha migliorato le sue previsioni poiché il numero di casi di coronavirus è aumentato e molte aziende hanno rinviato i piani per riaprire gli uffici; gli utili rettificati dovrebbero essere compresi fra 4,75 e 4,79 dollari per azione su un fatturato compreso fra 4,005 e 4,015 miliardi. Le stime precedenti dell’azienda sugli utili rettificati erano comprese fra 4,56 e 4,61 dollari per azione su un fatturato di 3,98-3,99 miliardi.
La previsione risulta superiore rispetto alle stime di consenso degli analisti sia per gli utili rettificati per azione che per i ricavi, pari rispettivamente a 4,67 dollari per azione e a 4,01 miliardi.
La guidance presuppone una forte crescita delle attività dirette e di canale, ma anche una debolezza nel business online a causa delle difficoltà incontrate dai clienti e dai consumatori più piccoli. Il margine lordo dovrebbe espandersi con la ripresa delle lezioni a scuola.
Il verdetto
In base alla maggior parte degli standard, gli indicatori aziendali di Zoom sembrano solidi, con 2.278 clienti che contribuiscono ai ricavi annuali per 100.000 dollari o più: si tratta di una cifra più che doppia rispetto al numero di clienti di grandi dimensioni registrato l’anno scorso; le aziende cliente con più di 10 dipendenti hanno superato il mezzo milione di unità, in crescita del 36% su base annua; negli ultimi 12 mesi i tassi di espansione netta in dollari sono rimasti al di sopra del 130%. I risultati dell’azienda, tuttavia, non sono stati abbastanza buoni per Wall Street, che non ha apprezzato un fatturato del terzo trimestre sostanzialmente invariato rispetto al secondo.
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L’articolo Zooming In On Zoom’s Solid But Not Good Enough Results è apparso per la prima volta su IAM Newswire.
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