In un articolo sul The Guardian si parla della torta di mele, simbolo del colonialismo del 1500 e dello sfruttamento degli indigeni americani
Dopo i negretti e i morettini a finire sotto la lente di ingrandimento del politically correct è la tradizionale apple pie americana che, a partite dallo zucchero, dalle mele e dalla classica tovaglia a quadretti in cui viene avvolta, rievoca pagine di violenza e oppressione che della storia moderna.
LE MELE DELLA NUOVA DISCORDIA
Secondo l’autore dell’articolo, Raj Patel, tutto parte dall’ingrediente principale che diventa nuovo simbolo di razzismo e violenze: la mela. Sì, il solito biblico frutto di Eva che secondo molte interpretazioni causò non pochi problemi all’umanità. “Le mele – racconta Patel – furono coltivate per la prima volta nell’Asia centrale, per poi attraversare la Via della Seta verso il Mediterraneo quattromila anni fa. Le mele hanno viaggiato nell’emisfero occidentale con i coloni spagnoli nel 1500 in quello che veniva chiamato lo scambio colombiano, ma ora è meglio compreso come un vasto genocidio delle popolazioni indigene”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.