Apple, Inc. (NASDAQ:AAPL) ha riportato utili del quarto trimestre in linea con le stime a fronte di un miglioramento del margine lordo; tuttavia, i ricavi sono risultati inferiori alle aspettative, trascinati al ribasso da vendite di iPhone più deboli del previsto.
Apparentemente la carenza di componenti ha intaccato parte dei profitti di Apple, portando a numeri più deboli per il suo prodotto di punta; anche la Cina, che negli ultimi tempi aveva alimentato le ottime performance di Apple, ha ceduto un po’.
Indicatori chiave del report trimestrale
Apple ha riportato un utile del quarto trimestre di 1,24 dollari per azione su un fatturato di 83,4 miliardi, in crescita del 29% su base annua; l’utile è risultato in linea con le stime di consenso, mentre i ricavi sono stati inferiori alle previsioni, che si attestavano a 84,55 miliardi di dollari.
Nello stesso periodo dell’anno scorso, il fatturato e gli utili erano rispettivamente di 50,15 miliardi di dollari e 0,73 dollari per azione; nel terzo trimestre, conclusosi il 26 giugno 2021, la società ha registrato ricavi per 81,4 miliardi di dollari e un utile di 1,30 dollari per azione.
L’analista di Wedbush Daniel Ives prevedeva che il fatturato avrebbe battuto le stime degli analisti di oltre 1 miliardo di dollari, trainato dal lancio di iPhone 13.
Gene Munster, socio dirigente di Loup Funds, aveva previsto un rialzo dell’1-2% rispetto alla stima di consenso; i vincoli di fornitura, insieme alle recenti misure di risparmio energetico in Cina, potrebbero aver ridotto le vendite trimestrali di circa il 5%, ha affermato Munster.
Il margine lordo si è attestato al 42,2% rispetto alla stima di consenso del 41%.
“I nostri risultati record nel trimestre di settembre hanno coronato uno straordinario anno fiscale di forte crescita a doppia cifra, durante il quale abbiamo stabilito nuovi record di fatturato in tutti i nostri segmenti geografici e categorie di prodotti nonostante l’incertezza persistente nell’ambiente macroeconomico”, ha dichiarato Luca Maestri, direttore finanziario di Apple.
La combinazione di performance di vendita record, fidelizzazione dei clienti e solidità dell’ecosistema Apple ha portato la base installata attiva di dispositivi a un nuovo massimo storico.
Durante il trimestre la società ha restituito quasi 24 miliardi di dollari agli azionisti; il consiglio di amministrazione di Apple ha dichiarato un dividendo di 0,22 dollari per azione, pagabile l’11 novembre agli azionisti registrati alla data dell’8 novembre.
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Performance per segmento
I ricavi di iPhone sono stati di 38,87 miliardi di dollari, al di sotto della stima di consenso che si attestava a 41,2 miliardi; nonostante la crescita del 47% su base annua, i ricavi di iPhone sono diminuiti su base sequenziale.
I ricavi di Mac, iPad e Servizi hanno superato le aspettative.
Quest’anno Apple ha ospitato due eventi hardware autunnali; il 14 settembre la società ha presentato l’iPhone 13, un nuovo iPad, un iPad Mini migliorato e l’Apple Watch 7 Series, fra le altre cose.
Entro un mese la società ha poi tenuto l’evento ‘Unleashed’, in cui ha annunciato il nuovo MacBook Pro alimentato dai nuovissimi M1 Pro e M1 Max, i primi chip pro ideati per il Mac; durante l’evento, la società ha anche annunciato gli AirPod di nuova generazione.
Per quanto riguarda la ripartizione geografica, l’Europa ha registrato una forte crescita su base sequenziale e le Americhe hanno registrato una crescita modesta; d’altra parte, la Cina (uno dei mercati più forti di Apple) il Giappone e il resto dell’area Asia-Pacifico hanno tutti assistito a cali sequenziali.
Su base annua, tutte le aree geografiche hanno registrato una robusta crescita a doppia cifra.
Previsioni future
Per il trimestre di dicembre, gli analisti stimano mediamente un utile di 1,88 dollari per azione su ricavi di 119,7 miliardi.
Probabilmente la carenza di componenti renderà contrastante la guidance per il trimestre di dicembre, ha dichiarato Ives, il quale però aggiunge che tale debolezza rimane meramente una questione di tempistiche, aspetto ben compreso da Wall Street.
“Considerando che i prezzi medi di vendita hanno continuato a essere molto positivi sia sul modello Pro che sul Pro Max e che ad oggi 250 su 975 milioni di iPhone nel mondo non vengono sostituiti da 3 anni e mezzo, consideriamo i problemi a breve termine della supply chain come un semplice contrattempo su un superciclo pluriennale di iPhone 12/13 che continua a svilupparsi, con i numeri di Wall Street per l’anno fiscale 2022 che in questo frangente sembrano prudenti”, ha affermato l’analista.
Per il trimestre di dicembre, Munster prevede ripercussioni per 6-8 miliardi di dollari derivanti dai problemi di fornitura.
Il titolo AAPL
Nel quarto trimestre le azioni Apple hanno guadagnato circa il 10,4%; all’inizio di settembre il titolo ha raggiunto il massimo storico di 157,26 dollari, ma da allora è poi sceso.
Su 38 analisti che coprono il titolo, 11 di questi assegnano una valutazione Strong Buy e 21 un rating Buy, mentre sei analisti restano in disparte.
Le azioni Apple hanno chiuso la sessione regolare di giovedì in rialzo del 2,5% a 152,57 dollari; in after-market il titolo ha fatto segnare -2,8% a 148,31 dollari.