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Si stima che la potenza richiesta per minare un solo Bitcoin (BTC) superi i 1.500 kilowattora (kWh), più di quanto consumato in 53 giorni da un’abitazione media negli Stati Uniti; in effetti, la rete globale di Bitcoin consuma 100 terawattora (TWh) di elettricità all’anno, un consumo pari a quello della Svezia. A questo proposito, molti sono preoccupati per l’impatto ambientale di Bitcoin e altre criptovalute come Ethereum (ETH) e Dogecoin (DOGE) sull’ambiente.
In quest’ottica, all’inizio dell’anno l’amministratore delegato di Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA), Elon Musk, ha annunciato che la società non accetterà più Bitcoin come metodo di pagamento per i suoi veicoli; da allora Musk ha annullato questa decisione, ma resta il fatto che il mondo è diventato pienamente consapevole delle gigantesche esigenze energetiche di Bitcoin.
E ha fame di soluzioni: con il cambiamento climatico che sta già influenzando la vita delle persone e con molte proiezioni deprimenti in merito ai suoi effetti futuri, la gente vuole un cambiamento; vuole un sistema che preservi sia il potere rivoluzionario e decentralizzato di Bitcoin che la salute del clima globale.
Mawson Infrastructure Group (NASDAQ:MIGI) crede di poter aiutare a trasformare il mining di Bitcoin e inaugurare un futuro green per il mondo. Come ha dichiarato l’amministratore delegato James Manning, “stiamo cercando di sfruttare una strategia a lungo termine per trasformare il mondo in una società decarbonizzata”; l’azienda aspira a essere il principale fornitore globale di infrastrutture digitali e afferma di essere impegnata a raggiungere questa aspirazione in modo sostenibile dal punto di vista ambientale.
Questa identità green è incentrata sull’impegno ad avere emissioni nette pari a zero entro il 2030. La società dichiara che nel 2020 ha già compensato il 100% delle sue emissioni e che farà lo stesso anche quest’anno; nel 2022 Mawson prevede di piantare 53.000 alberi – uno per ogni blocco creato sulla blockchain di Bitcoin l’anno prossimo – portando il suo totale a 78.000 unità, con l’obiettivo finale di 1 milione di alberi piantati.
Un’altra chiave dell’impegno green da parte dell’azienda è il suo modello operativo: secondo quanto dichiarato, Mawson colloca le sue attività di mining vicino a centrali elettriche con risorse energetiche inutilizzate; come afferma la società, si tratta di un eccesso di energia che altrimenti andrebbe sprecato, e Mawson sceglie le centrali elettriche rinnovabili quando possibile. Un punto di riferimento essenziale in questo caso è la partnership recentemente firmata dalla società con Quinbrook Infrastructure Partners, fondo multimiliardario per infrastrutture a energia green.
E tutto questo viene fatto nello spirito di colui che dà il nome all’azienda, Sir Douglas Mawson; Mawson è stato un esploratore e scienziato che ha esplorato gran parte dell’Antartico. L’azienda sostiene anche The Mawson Huts Foundation, una fondazione che protegge le capanne originali costruite da Mawson e dalla sua squadra in Antartide e che istruisce i bambini delle scuole in merito ai benefici della lotta ai cambiamenti climatici.
Mentre Mawson tenta di spingere il settore verso la sostenibilità e la tutela della natura, la società ha aggiunto 4.000 miner con circuiti integrati specifici per l’applicazione (ASIC), incrementando la sua potenza totale di mining di oltre l’11%, puntando a 3,35 esahash entro il secondo trimestre del 2022 e a raggiungere i 5 esahash entro l’inizio del 2023. La società ritiene che questo la avvicinerà al suo obiettivo di diventare un’azienda leader nel mining di Bitcoin sostenibile.
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