Giovedì sera le principali monete digitali sul mercato hanno continuato a perdere terreno, con la capitalizzazione di mercato globale delle criptovalute che ha ceduto il 2,3% a 2.000 miliardi di dollari.
Cosa è successo
Bitcoin (CRYPTO:BTC) ha registrato un calo giornaliero del 2,5% a 39.856,72 dollari; negli ultimi sette giorni BTC ha ceduto il 5,7%.
Nelle ultime 24 ore Ethereum (CRYPTO:ETH) ha perso il 2,9% a 2.912,60 dollari; negli ultimi sette giorni ETH ha fatto segnare -9,5%.
La criptovaluta meme Dogecoin (CRYPTO:DOGE) ha avuto un ribasso giornaliero del 3,4% a 0,16 dollari; negli ultimi sette giorni DOGE ha perso l’8,7%.
Nelle ultime 24 ore Shiba Inu (SHIB) ha ceduto il 3,1% a 0,000027 dollari; negli ultimi sette giorni SHIB ha lasciato sul terreno il 12,4%.
Le tre criptovalute in maggior rialzo giornaliero sono risultate Cosmos (ATOM), Klaytn (KLAY) e Celsius (CEL), secondo i dati di CoinGecko.
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Perché è importante
Giovedì i Treasury si sono fermati: i rendimenti benchmark dei titoli di stato decennali USA erano infatti all’1,8325% secondo un report di Reuters, in calo rispetto ai massimi biennali dell’1,902% registrati il giorno prima.
Secondo Edward Moya, analista di mercato senior di OANDA, questo movimento al ribasso dei Treasury potrebbe essere una buona cosa per la principale criptovaluta al mondo.
“Le criptovalute restano l’asset di rischio perenne, e se i rendimenti dei Treasury continuano a diminuire questa dovrebbe essere una buona notizia per Bitcoin”, ha scritto Moya in una nota.
Sul fronte delle notizie, la banca centrale russa, la Bank of Russia, ha chiesto di vietare le criptovalute, mentre Meta Platforms Inc (NASDAQ:FB) intende consentire agli utenti delle sue piattaforme di social media Facebook e Instagram di coniare e vendere token non fungibili.
Secondo Moya, un divieto da parte della Russia potrebbe creare problemi per Bitcoin.
“Il rublo russo è in costante calo negli ultimi due decenni, il che ha reso Bitcoin un investimento interessante per molti russi negli ultimi anni; la Russia è stata fra i primi tre Paesi al mondo per mining di Bitcoin dunque, se la proposta dovesse passare, Bitcoin potrebbe scivolare sotto il livello dei 40.000 dollari”, ha dichiarato l’analista.
Quest’anno la percentuale di Bitcoin in profitto è scesa a livelli mai visti da luglio e attualmente si attesta al 68,7%, secondo Delphi Digital, una società di ricerca indipendente sulle criptovalute.
Offerta di Bitcoin rispetto alla percentuale di offerta in profitto – Per gentile concessione di Delphi Digital
“Questo suggerisce che nell’ultimo anno sono passati di mano oltre il 30% dei Bitcoin, quando la criptovaluta scambiava al di sopra dei prezzi attuali, e queste entità stanno trattenendo una perdita non realizzata”, ha scritto Delphi in una nota inviata via email.
Bitcoin ha raggiunto un minimo intraday di 40.994,23 dollari, mentre ETH ha toccato un minimo di 2.994,93 dollari.
Michaël van de Poppe, trader di criptovalute con sede ad Amsterdam, ha twittato che l’intervallo compreso tra i 42.400 e i 42.700 dollari era importante da mantenere per Bitcoin perché c’è una “bomba atomica istantanea dall’altra parte dell’intervallo”.
That’s why $42.4-42.7K was so important to hold for #Bitcoin. Instant nuke to the other side of the range. Full analysis:https://t.co/k8HrqajQGV pic.twitter.com/HqIeZQMcEy
— Michaël van de Poppe (@CryptoMichNL) January 20, 2022
Nonostante il calo del 38,4% di Bitcoin dai massimi di novembre, i rendimenti quinquennali della moneta sarebbero 47,5 volte superiori all’indice S&P500 nello stesso periodo e 84,5 volte superiori all’oro secondo un tweet di Santiment, piattaforma di contenuti per il mercato finanziario.
#Bitcoin is now -38.4% from its November 10th #AllTimeHigh of $68.7k. Yet $BTC‘s returns over the past 5 years are still 47.5x higher than the #SP500 during this time, and 84.5x higher than the price of #Gold. When in doubt, zoom out. https://t.co/SYSOOBVPml pic.twitter.com/ngb2uRLVzm
— Santiment (@santimentfeed) January 20, 2022
Nel frattempo, condividendo i dati della società di investimento in asset digitali CoinShares, l’analista di GlobalBlock Marcus Sotiriou ha affermato che la scorsa settimana sono stati registrati deflussi per 73 milioni di dollari in prodotti di investimento in asset digitali. Questa è così la quinta settimana consecutiva di deflussi, con l’eccezione a questo trend rappresentata da Solana (SOL).
Flussi settimanali di cripto asset – Per gentile concessione di CoinShares
“Solana è un’anomalia con 5,4 milioni di dollari di afflussi la scorsa settimana, mentre i fondi in Bitcoin hanno avuto deflussi in 4 delle ultime 5 settimane; i deflussi totali in questo periodo per l’intero mercato delle criptovalute ammontano a 532 milioni di dollari, i maggiori deflussi dal 2018”, ha osservato Sotiriou.