Credito immagine: Jasmin Sessler su Unsplash
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Mentre sempre più persone desiderano acquistare veicoli elettrici come quelli prodotti da Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA), la verità è che la maggior parte continuerà a riempire i serbatoi con benzina derivata da combustibili fossili; inoltre, l’elettricità che alimenta i veicoli elettrici sarà ancora in gran parte prodotta da combustibili fossili come gas naturale, petrolio e carbone. Quest sono infatti le tre risorse che hanno costituito più della metà delle fonti di elettricità a livello globale nel 2020.
Cosa fare dunque con tutte queste emissioni di carbonio? Ci sono numerose tecnologie per catturare la CO2; un’azienda canadese in particolare si concentra in modo esclusivo sulle alghe per ridurre l’impronta ecologica delle aziende e in modo redditizio.
Pond Technologies Holdings Inc. (TSXV:POND) è un’azienda con sede in Ontario (Canada) che vuole chiudere il ciclo del carbonio offrendo ai responsabili delle emissioni la propria tecnologia brevettata per la produzione di alghe in loco. Le aziende non dovranno preoccuparsi di mitigare le proprie emissioni, ma installeranno la tecnologia Pond Carbon nelle loro posizioni e le relative alghe andranno a lavorare nei bioreattori chiusi.
I reattori forniti da Pond Carbon prendono le emissioni di carbonio e, mediante il processo, producono alghe che divorano una buona parte di quel carbonio; quelle stesse alghe possono quindi essere utilizzate come alimento sostenibile per gli animali e persino nella produzione alimentare umana. Esistono poi altri possibili usi per le alghe, anche nella biotecnologia.
La chiusura del ciclo?
Pond non è la sola realtà che fornisce una tecnologia per la riduzione delle emissioni. Nella sua presentazione agli investitori vengono infatti indicati diversi concorrenti nel settore della riduzione delle emissioni, anche se alcuni di questi si concentrano sulla riduzione di differenti tipi di emissioni.
Ma Pond rappresenta una novità poiché la sua tecnologia di produzione delle alghe è situata all’interno di un bioreattore chiuso e non in uno stagno all’aperto; questo approccio riduce il rischio di contaminazione, evita la necessità di affidarsi alle condizioni climatiche, utilizza meno terra e riduce la quantità di acqua necessaria, riferisce Pond.
Utilizzando la tecnologia dell’azienda, i clienti potrebbero quindi proportsi come leader della sostenibilità, mentre Pond guadagna dalle alghe prodotte chiudendo il ciclo del carbonio. Pond dichiara che il mercato è quasi illimitato, dato che tutte le aziende creano emissioni e potrebbero trarre vantaggio dall’impiego di questa tecnologia; questo vale persino i grandi responsabili di emissioni dell’industria petrolifera come Royal Dutch Shell Plc (NYSE:RDS) ed Exxon Mobil Corp. (NYSE:XOM).
Il presidente e CEO di Pond, Grant Smith, ha dichiarato: “Pond ha costruito una tecnologia di crescita solida e scalabile con 26 brevetti attivi a livello globale, e li sta sfruttando attraverso trattative a livello internazionale. Siamo nelle prime fasi della commercializzazione e prevediamo un enorme numero di opportunità per sfruttare la piattaforma integrata verticalmente che abbiamo sviluppato; questo ci consentirà di costruire una base di ricavi solida e diversificata. Attualmente siamo in trattative avanzate per le licenze con alcune aziende multinazionali nei settori dell’alimentazione animale, della produzione alimentare, dei nutraceutici, dell’estrazione mineraria e del petrolio e gas. Prevediamo di annunciare nuovi accordi nel corso dell’anno”.
I ricavi del terzo trimestre 2021 della società sono aumentati del 70% rispetto allo stesso trimestre del 2020, per un totale di 2,16 milioni di dollari; la perdita operativa per lo stesso trimestre è stata di 557.000 dollari, una cifra inferiore rispetto ai due trimestri precedenti.
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