I prezzi del caffè hanno recentemente raggiunto il livello più alto degli ultimi 10 anni, ma lunedì l’analista di Bank of America Sara Senatore ha dichiarato che gli investitori del titolo Starbucks Corporation (NASDAQ:SBUX) non dovrebbero preoccuparsi per l’inflazione del caffè.
Il caffè scotta
I prezzi dei futures sul caffè si aggirano intorno ai 2,30 dollari per libbra, circa il 90% in più rispetto a un anno fa.
Senatore ha affermato che l’aumento dei prezzi del caffè sta rendendo gli investitori Starbucks sempre più preoccupati per le possibili pressioni sui margini. Tuttavia l’analista ha affermato che i prezzi del caffè sono una parte relativamente piccola dei costi totali di input di Starbucks: il caffè rappresenta infatti tra il 15% e il 20% dei costi di vendita e occupazione di Starbucks e tra il 6% e l’8% del suo fatturato.
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Starbucks ha relazioni a lungo termine con i fornitori di caffè e fissa i prezzi con almeno un anno di anticipo; queste relazioni danno a Starbucks la flessibilità per poter bloccare una maggior quantità di caffè quando i prezzi sono bassi e minore quando sono alti, ha affermato Senatore.
“Dopo aver sbagliato i tempi sul mercato del caffè nel 2011, Starbucks si è dimostrata più abile negli acquisti”, ha dichiarato l’analista.
Come muoversi
In effetti, l’inflazione sta facendo aumentare i costi dell’alimentare per consumo domestico. Questo rende più attraenti per i consumatori gli acquisti di alimenti lontano da casa, incluso il caffè; Senatore ha spiegato che l’inflazione dei prezzi del caffè ha superato i recenti aumenti dei prezzi di Starbucks, e i concorrenti che non acquistano il caffè in anticipo probabilmente porteranno l’azienda ad aumentare i prezzi quest’anno.
Per il momento, Senatore ha dichiarato che le azioni Starbucks scambiano al multiplo degli utili più basso degli ultimi tre anni e il titolo resta un investimento attraente e resiliente per i retail.
Bank of America offre sul titolo Starbucks una valutazione Buy e un prezzo obiettivo di 135 dollari.
Il punto di vista di Benzinga
Starbucks non è certamente la sola a dover affrontare l’aumento dei costi causato dall’inflazione dei prezzi delle materie prime; l’azienda però sembra essere relativamente ben posizionata rispetto ai rivali grazie alle sue relazioni a lungo termine con i fornitori.
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