Mark Dowding, CIO di BlueBay, reputa vicino il picco del carovita ma suggerisce di procedere con cautela e non correre troppi rischi anche alla luce della crisi geopolitica Russia-Ucraina
In gennaio i prezzi al consumo negli Stati Uniti sono saliti del 7,5%, ai massimi dal febbraio 1982, mentre l’incide core, quello al netto di energia e alimentari e il preferito della Fed, ha segnato un aumento del 6% accelerando rispetto al 5,5% di dicembre. Dati che hanno propiziato le speculazioni sul fatto che la Fed possa annunciare un rialzo di 50 punti base già a marzo.
IMPROBABILE UN AUMENTO DI 50 PUNTI BASE DELLA FED A MARZO
“Riteniamo che ciò sia improbabile e che siamo vicini al picco dell’inflazione” fa sapere Mark Dowding, CIO di BlueBay, asset manager specializzato nel reddito fisso di Royal Bank of Canada Global Asset Management (RBC GAM). Secondo il manager, infatti, un aumento di 50 punti base (+0,50%) potrebbe essere controproducente, dal momento che potrebbe essere considerato dai mercati come una ammissione di un errore politico, che ha spinto i policymaker a frenare molto più bruscamente e che rischierebbe di aumentare il pericolo di recessione nei prossimi trimestri…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.