Domenica il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha dichiarato che la Russia potrebbe decidere di usare armi chimiche in seguito alla sua invasione dell’Ucraina. Nel caso lo facesse, si tratterebbe di un crimine di guerra.
Cosa è successo
Parlando al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, Stoltenberg ha dichiarato: “Negli ultimi giorni abbiamo sentito affermazioni assurde su laboratori di armi chimiche e biologiche”. Stoltenberg ha poi aggiunto che funzionari del governo russo stavano inventando falsi pretesti per giustificare le loro azioni.
Con un tweet pubblicato domenica scorsa, il ministero degli Esteri russo ha accusato i governi degli Stati Uniti e dell’Ucraina di gestire un “programma militare-biologico” segreto.
@mod_russia: During the course of the special military operation evidence of an emergency clean-up performed by the Kiev regime was found – aimed at eradicating traces of the military-biological programme, in Ukraine, financed by @DeptofDefense. https://t.co/4GE6uPvOVf pic.twitter.com/rldp9UMAkx
— MFA Russia � (@mfa_russia) March 6, 2022
Gli Stati Uniti hanno immediatamente liquidato le accuse come “vere e proprie bugie”; il Dipartimento di Stato ha affermato che gli Stati Uniti “non possiedono né gestiscono alcun laboratorio chimico o biologico in Ucraina”.
Cosa potrebbe succedere
“Ora che sono state fatte queste false affermazioni, dobbiamo rimanere vigili perché la Russia potrebbe pianificare operazioni con armi chimiche in base a bugie inventate”, ha dichiarato Stoltenberg; “questo sarebbe un crimine di guerra”.
Il segretario generale della NATO ha anche risposto alle richieste di ulteriori azioni da parte dell’Organizzazione, respingendo ancora una volta l’idea di una no-fly zone; compiere quel passo “significherebbe attaccare le forze russe, e questo rischierebbe di creare uno scontro diretto e un’escalation incontrollabile”.
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