La più grande criptovaluta al mondo, Bitcoin (CRYPTO:BTC), ha perso il 30% negli ultimi sette giorni. Dopo essersi portato al di sotto dei suoi livelli di supporto vitali a 23.500 e 22.500 dollari, ora BTC si trova a 20.940 dollari, con picchi e cali su base oraria; la moneta non è riuscita a riguadagnare supporto o a rompere il livello di resistenza dei 20.100 dollari.
Andamento di BTC/USD. Fonte: TradingView
Come osservato nel grafico qui sopra, BTC si trova nella stessa fascia di prezzo sin dal suo aumento di 2.000 dollari registrato giovedì, quando la moneta digitale aveva toccato i 23.000 dollari: una tendenza come questa si verifica nei mercati finanziari quando le pressioni di acquisto e vendita sono in lotta per il dominio. Questo alla fine porta a una rottura al rialzo oppure al ribasso.
Il rimbalzo di BTC dalla zona iniziale dei 20.000 dollari conferma che il denaro sta entrando nel mercato, mentre la resistenza nel superare il livello dei 22.000 dollari potrebbe indicare che i ribassisti sono ancora in controllo; in una situazione come questa, si prevede che BTC lateralizzi, scambiando per il momento nell’intervallo compreso tra 20.500 e 21.500 dollari.
I dati on-chain di CryptoQuant indicano che i depositi netti di BTC sugli exchange sono inferiori rispetto alla media a sette giorni; depositi più bassi possono essere interpretati come una minore pressione di vendita. Nelle ultime 24 ore la pressione di vendita è diminuita del 115%.
Si è assistito a una fase di capitolazione in cui gli investitori hanno concretizzato le perdite non realizzate, ma ora i motivi decrescenti per realizzare le perdite hanno portato anche a una diminuzione della pressione di vendita.
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