Secondo gli analisti di Bernstein, Bitcoin (CRYPTO:BTC) è pronto per nuovi massimi, trainato dall’accelerazione dell’accumulazione da parte delle tesorerie aziendali, dagli afflussi record negli ETF e da un forte calo dell’offerta sugli exchange.
La società cita una dinamica domanda-offerta in restringimento, con istituzioni e aziende che possiedono quasi il 9% dell’offerta totale di Bitcoin, creando una potente configurazione per l’apprezzamento dei prezzi.
Cosa è successo
Bitcoin si sta dirigendo verso nuovi massimi mentre una compressione dell’offerta si intensifica in tutto il mercato, secondo una nuova nota di ricerca di Bernstein di lunedì.
La società ha indicato una combinazione di aggressiva accumulazione da parte delle aziende, afflussi record negli ETF spot e la diminuzione della disponibilità di Bitcoin sugli exchange come i principali fattori trainanti della sua prospettiva rialzista.
Gli analisti di Bernstein hanno evidenziato che i saldi di Bitcoin sugli exchange sono diminuiti bruscamente al 13% dell’offerta circolante, in calo dal 16% alla fine del 2023.
“Le vendite al dettaglio verso le tesorerie aziendali sembrano esaurite”, si legge nella nota, sottolineando che entità come Softbank, Tether (CRYPTO:USDT) e Bitfinex hanno aumentato significativamente le loro partecipazioni attraverso iniziative come Twenty One Capital.
Gli ETF spot su Bitcoin, dopo un periodo di attività piatta, hanno registrato afflussi netti per 3 miliardi di dollari solo la scorsa settimana, avvicinandosi al record post-elettorale di novembre di 3,3 miliardi di dollari.
Attualmente, gli ETF possiedono collettivamente oltre il 5,5% dell’offerta totale di Bitcoin, circa 110 miliardi di dollari di asset in gestione.
Perché è importante
Bernstein ha anche indicato cambiamenti strutturali più ampi, tra cui l’istituzione della “Riserva Strategica di Bitcoin” del governo statunitense che, se ampliata oltre gli asset sequestrati, potrebbe innescare un’accumulazione competitiva a livello sovrano.
“Il gioco dell’accumulazione di Bitcoin sta diventando altamente competitivo”, ha affermato Bernstein. “L’offerta si sta restringendo mentre la proprietà istituzionale degli ETF su Bitcoin è salita dal 20% di settembre 2024 al 33% nel 2025.”
Il rapporto ha inoltre sminuito le correlazioni a breve termine tra Bitcoin e asset tradizionali come i titoli Nasdaq o l’oro, attribuendole a modelli di trading guidati dalla liquidità piuttosto che a legami fondamentali.
Bernstein ha sottolineato la traiettoria unica di domanda-offerta di Bitcoin, sostenuta dal suo limite immutabile di 21 milioni di monete, come il motore principale del suo valore a lungo termine.
Bernstein ha concluso che l’attuale slancio è abbastanza forte da spingere Bitcoin a nuovi massimi nel 2025, con eventuali futuri acquisti sovrani statunitensi che fungerebbero da catalizzatore non prezzato in grado di accelerare ulteriormente l’adozione e l’apprezzamento dei prezzi.
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