Non esiste ancora un ETF dedicato al Bitcoin negli Stati Uniti; il momento in cui la situazione cambi è oggetto di un notevole dibattito, ma nel frattempo gli investitori possono percorrere altre strade, inclusi i fondi negoziati in Borsa su blockchain.
Cosa è successo: VanEck, un emittente di fondi negoziati in Borsa che da tempo ha puntato su un ETF a tema Bitcoin, propone un’altra ricetta: il VanEck Vectors Digital Assets ETF. L’emittente ha rivelato i piani per il fondo in un recente documento depositato alla Securities and Exchange Commission.
“Le società di asset digitali possono includere aziende a bassa e media capitalizzazione ed emittenti dei mercati esteri ed emergenti e il fondo può investire in certificati di deposito e in titoli denominati in valute estere”, secondo il documento.
Perché è importante: supponendo che arrivi sul mercato, questo nuovo ETF sugli asset digitali seguirà l’MVIS Global Digital Assets Equity Index.
“Per essere inizialmente ammissibile all’inclusione nell’Indice, un’azienda deve generare almeno il 50% dei suoi ricavi da (i) progetti di asset digitali o (ii) da progetti che, una volta sviluppati, hanno il potenziale di generare almeno il 50% dei suoi ricavi dal settore degli asset digitali”, secondo quanto si legge nel deposito.
“Le aziende cui meno del 50% dei ricavi è generato dal segmento globale degli asset digitali, comprese le società di semiconduttori e di trasferimento di denaro online, possono essere aggiunte all’indice per raggiungere un numero minimo di componenti; le ponderazioni dei componenti dell’Indice si basano sulla capitalizzazione di mercato del flottante e i singoli componenti sono limitati ad una ponderazione massima dell’8% dell’Indice”.
Attualmente le informazioni sull’indice sono scarse e il deposito non nomina componenti specifici del fondo.
Tuttavia esistono alcune aziende che possono qualificarsi per l’ingresso nell’ETF, incluse “quelle che gestiscono piattaforme di scambio di asset digitali, gateway di pagamento, operazioni di mining, servizi software, attrezzature e tecnologie o servizi per l’industria degli asset digitali, attività nel settore delle infrastrutture per asset digitali o società che facilitano il commercio con l’uso degli asset digitali, fra le altre; possono anche essere incluse società che possiedono una quantità sostanziale di asset digitali o che altrimenti generano ricavi legati alle operazioni con gli asset digitali”.
Cosa potrebbe succedere: il documento menziona i rischi associati agli investimenti nei settori dei servizi finanziari e della tecnologia, indicando che nel nuovo ETF si potrebbero rintracciare questi gruppi.
D’altra parte, il deposito non include un ticker o una commissione di spesa; questo elemento suggerisce che il lancio del VanEck Digital Assets ETF non è imminente.