Quasi giunti a quota 65.000$ e per gli investitori in Bitcoin si accende il dubbio: la corsa al rialzo può continuare o è un rischio tenere una visione rialzista su questo token? Gli analisti stanno attualmente vedendo segnali ribassisti sui grafici e consigliano agli investitori di essere cauti e guardarsi bene intorno prima di prendere decisione affrettate.
Indizi importanti sul futuro di Bitcoin arrivano, come sempre, dai movimenti delle balene. Questi grandi investitori potrebbero presto decidere di prendere il profitto dal rally recente, finendo per generare un crollo nel valore di Bitcoin e portando ad un forte ribasso del suo prezzo sul mercato.
Bitcoin ha ancora un futuro?
Esattamente quattro settimane fa, il prezzo di scambio di Bitcoin era di $42.000. Ora è a $62.000. SI tratta di una crescita esorbitante da oltre $20.000 in un solo mese: è un esempio significativo della capacità di Bitcoin di evolvere nel tempo.
Tuttavia, nonostante i massimi afflussi di capitale arrivati soprattutto tramite gli ETF Bitcoin, gli analisti vedono attualmente segnali principalmente ribassisti. Ciò significa che, insomma, potrebbe esserci un cambiamento a breve. Una di queste è la raccolta di profitti dalle balene del Bitcoin.
Presa di profitto significa che gli investitori che hanno acquistato prima Bitcoin se ne andranno se il prezzo si muove sempre più in alto. Poiché raggiungono un prezzo specifico, vendono le loro risorse per ottenere il loro profitto. I trader e gli analisti sono consapevoli del fatto che questo è stato il caso in tutti i casi con BTC.
Il rally avrà un risvolto negativo?
Anche il più ampio mercato delle criptovalute, al momento, sembra star subendo una pressione negativa: Ethereum (ETH), ad esempio, arretra di quasi il -2%, Binance Coin crolla del -1,02%, XRP di Ripple -1,06%, Cardano -2,17%, Dogecoin addirittura -6,04%.
Tra le prime 10 monete, solo Solana (SOL) ha guadagnato il +4,81%. Nel complesso, la capitalizzazione del mercato globale delle criptovalute ha perso l’1,01% da ieri, portandosi a 2,3 trilioni di dollari.
Una correzione anche solo di pochi decimi percentuali potrebbe portare tranquillamente Bitcoin dal suo livello attuale di 62.000 dollari a poco meno di 60.000 dollari. Tuttavia, il ribasso potrebbe convincere altre balene, ovvero ricchi investitori, a vendere, innescando così un’ondata che metterà ulteriore pressione sul prezzo del Bitcoin.
Allo stesso tempo, tuttavia, è improbabile che BTC si ritiri a tal punto da creare interessanti opportunità di acquisto. Attendono quindi gli investitori con altcoin, soprattutto quelli a bassa capitalizzazione.
Ecco il token che potrebbe esplodere nel 2024
C’è tuttavia un token in particolare che, probabilmente, potrebbe fare molto bene a prescindere dalla forma recente del mercato crypto: si tratta di Green Bitcoin (GBTC), un nuovo progetto di utility che vuole rendere più eco-sostenibile il mercato delle criptovalute arrivando a ridurre anche di 10.000 volte l’emissione di CO2 derivante dall’utilizzo della blockchain.
Infatti, Green Bitcoin incarna valori rispettosi dell’ambiente anche in molti modi. Per cominciare, il suo meccanismo di consenso Proof-of-Stake (PoS) richiede solo una parte del calore necessario per il mining di Bitcoin. In secondo luogo, l’approccio “verde” copre anche il processo di staking: previsioni accurate hanno bonus di staking se cadono in una zona verde specificata.
Inoltre, con il suo nuovo modello di staking “Gamified Green Staking”, GBTC offre agli utenti la possibilità di guadagnare un reddito passivo in proporzione alla dimensione del loro investimento. I guadagni possono essere aumentati potenziando contemporaneamente la comunità partecipando alle previsioni del prezzo di Bitcoin.
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