Nella bozza del dl Sostegno, spunta il rifinanziamento della cassa integrazione Covid, non più per tranche settimanali ma a scadenza annuale. Ecco come funziona la cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga e chi la può richiedere
Le misure restrittive per fronteggiare il Covid hanno rallentato l’economia con gravi danni all’occupazione. Tramite gli ammortizzatori sociali, il governo mira a dare ossigeno ai lavoratori e aiutare le aziende. Già con il primo Dpcm del 4 marzo 2020, l’esecutivo aveva disposto semplificazioni ed agevolazioni in materia di cassa integrazione ordinaria ed in deroga. Misure che sono state potenziate nel corso dell’emergenza. Ma come funzionano gli ammortizzatori sociali e che differenza c’è tra la cassa integrazione ordinaria e quella in deroga?
COS’È LA CASSA INTEGRAZIONE
Nel 2020 la cassa integrazione è stato il principale strumento messo in campo dal governo per limitare i danni economici provati dalla pandemia. L’Inps ha già autorizzato oltre 4 miliardi di ore per la riduzione o la sospensione delle attività dal primo aprile al 31 dicembre dello scorso anno. Con il decreto Cura Italia, la platea dei lavoratori si è ampliata, dal momento che le aziende hanno potuto far riferimento alla causale “Covid-19” per la CIG (Cassa integrazione guadagni). L’istituto prevede una prestazione economica erogata dall’Inps, a favore dei lavoratori sospesi o che lavorino a orario ridotto. Ce ne sono di due tipi, la CIGO o cassa integrazione ordinaria, con risorse messe a disposizione dall’Inps; la CIGS o cassa integrazione straordinaria, con risorse del ministero del Lavoro…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.