Lo spread a quota 240 punti base mette pressione sui titoli finanziari: male Unicredit, Intesa e Banco Bpm. In forte calo anche Tim, penalizzato dai probabili rallentamenti sul progetto rete unica
Dopo il -1,6% di ieri, prosegue il calo del Ftse Mib a Piazza Affari in seguito all’addio di Mario Draghi. L’indice principali del mercato azionario italiano segna un calo del 2,7% mentre lo spread, che ieri aveva chiuso a 221 punti, a metà mattinata ha sfiorato i 240 punti. A farne le spese, come prevedibile, sono i titoli bancari. E nel pomeriggio di oggi, vale la pena ricordarlo, è in programma la riunione Bce con l’aumento dei tassi in primo piano.
MALE IL SETTORE BANCARIO
Il settore bancario è quello più colpito dalle vendite oggi a Piazza Affari, nella giornata segnata dalle dimissioni bis di Draghi dopo lo strappo al Senato del centrodestra. Poste Italiane perde il 7,4%, Banco Bpm il 6,6%, Unicredit il 6%, Intesa Sanpaolo il 4,7%, male anche Bper. Per quanto riguarda il comparto assicurativo, Unipol scivola del 4,5%, Generali del 3%. Rosso pesante anche per il risparmio gestito…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.