Secondo Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, in uno scenario di soft-landing ampiamente atteso dai mercati e dal consenso, anche l’obbligazionario terminerà la fase di rialzo frenetico riportando la volatilità a valori più bassi
L’anno sta per concludersi con mercati azionari sui massimi, sostenuti da una svolta nella comunicazione della Federal Reserve che si è mostrata più accomodante. La forte volatilità degli ultimi mesi è partita soprattutto dal mercato obbligazionario, ovvero all’aumento dei rendimenti obbligazionari, soprattutto nelle parti lunghe, tra fine luglio e fine ottobre determinato da fattori per lo più di natura tecnica e poco legati ai fondamentali macroeconomici. Si è poi estesa sull’azionario. Cosa dobbiamo aspettarci per il prossimo anno? Secondo Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management, è inequivocabilmente in atto un processo di disinflazione, mentre le ombre della recessione tendono ad attenuarsi (anche se non può essere esclusa), mentre Fed e Bce restano in attesa di conferme.
IL CONTESTO MACRO
“Se guardiamo a che punto siamo nel ciclo economico – sottolinea Pictet Asset Management – vediamo che nell’ultimo trimestre gli Stati Uniti hanno confermato una buona capacità di assorbire i forti contraccolpi di policy, testimoniata da un processo di disinflazione convincente nonostante una tenuta sostanziale dell’attività economica e dell’andamento dell’occupazione. Il processo di disinflazione sembra meno in discussione anche in Europa, dove nei mesi passati stava procedendo un po’ più a rilento. E se la disinflazione non compromette la tenuta del livello di attività economica è perché la dinamica finora è stata guidata dalla normalizzazione dell’offerta”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.