Nell’Outlook Mensile Hans-Jörg Naumer (Allianz Global Investors) dice che la stagflazione non è ancora una conclusione ovvia e spiega perché si è passati dai rendimenti nominali negativi ai rendimenti reali negativi
In diverse parti del mondo i rendimenti nominali siano aumentati sulla scia di un persistente aumento dei prezzi al consumo. Tuttavia, una volta sottratta l’inflazione dai rendimenti correnti delle obbligazioni con scadenza da 3 mesi a 30 anni, quasi sempre si ottengono rendimenti reali negativi. “È improbabile che l’inflazione rimanga sui livelli attuali. Tuttavia, come sosteniamo da tempo, avremo a che fare con l’inflazione anche in futuro” fa sapere Hans-Jörg Naumer, Director Global Capital Markets & Thematic Research di Allianz Global Investors nell’Outlook Mensile di Maggio.
OMBRE SULLE PROSPETTIVE DI CRESCITA
In parallelo, la crisi ucraina e i problemi ancora irrisolti lungo le filiere delle forniture di beni e servizi hanno gettato ombre sulle prospettive di crescita. Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) stima che quest’anno l’economia globale possa registrare un incremento del 3,6%, una decelerazione rispetto al 2021, ma comunque superiore alla media del 3,4% registrata dal 1980. Come dire che la stagflazione, la combinazione di stagnazione economica prolungata e tassi di inflazione elevati, non è ancora una conclusione ovvia…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.