Il Canada introdurrà nuove misure per difendere la propria industria dell’acciaio dall’impatto dei dazi. Il primo ministro Mark Carney ha annunciato l’attuazione del piano proposto un mese fa, durante una visita alla società di carpenteria metallica Walter’s Group, con sede a Hamilton.
Cosa è successo
“Si tratta di proteggere i posti di lavoro canadesi e di difendere il commercio equo”, ha dichiarato Carney a CPAC, aggiungendo che oltre il 90% delle esportazioni di acciaio del Paese è diretto negli Stati Uniti: una concentrazione che ha definito “insostenibile”.
“Applicheremo inoltre dazi sulle importazioni di acciaio provenienti da tutti i Paesi non statunitensi contenenti acciaio fuso e colato in Cina”, ha aggiunto. La presa di posizione di Carney segue la decisione del presidente americano Donald Trump di raddoppiare al 50% i dazi su acciaio e alluminio canadesi il 3 giugno.
Per affrontare la situazione, Carney ha proposto un nuovo sistema di dazi contingentati. Dal 1° agosto, i Paesi con accordi di libero scambio (esclusi Stati Uniti e Messico) incorreranno in un dazio del 50% su qualsiasi esportazione verso il Canada che superi i volumi del 2024. Per le nazioni prive di accordi, la quota esente verrà dimezzata rispetto ai livelli 2024, con la stessa tariffa del 50% oltre tale soglia.
Inoltre, il governo investirà fino a 1 miliardo di dollari canadesi (730 milioni di dollari) nello Strategic Innovation Fund per aiutare le acciaierie nazionali a modernizzarsi, sviluppare prodotti ad alto valore aggiunto per la difesa e diversificare i mercati. Ottawa destinerà anche 70 milioni di dollari canadesi (50,9 milioni di dollari) in tre anni alla riqualificazione e al sostegno di 10.000 lavoratori tramite i Labour Market Development Agreements.
“Queste misure renderanno i produttori canadesi più competitivi, proteggendoli dalla deviazione dei flussi commerciali in un contesto globale in rapido cambiamento. Vogliamo un’industria dell’acciaio su cui i canadesi possano contare, qualunque cosa accada all’estero”, ha concluso Carney.
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Perché è importante
Il colosso dei metalli Rio Tinto (NYSE:RIO), principale esportatore di alluminio canadese, ha già avvertito gli effetti dei dazi USA. Secondo un report di Bloomberg, l’azienda ha dichiarato mercoledì di aver sostenuto costi aggiuntivi per 321 milioni di dollari a causa delle imposte statunitensi nel primo semestre, parzialmente compensati da premi Midwest (sovrapprezzi regionali applicati all’alluminio consegnato nel Midwest USA) più alti.
“L’impatto dei dazi continua a riflettersi su inflazione e sentiment”, ha affermato la società, avvertendo che l’incertezza potrebbe gravare ulteriormente sulla domanda a valle.
Nonostante le difficoltà, Rio Tinto spedisce ancora circa tre quarti della produzione canadese di alluminio negli Stati Uniti, ma i costi crescenti e la volatilità commerciale stanno mettendo alla prova la resilienza delle catene di approvvigionamento transfrontaliere.
Foto: Shutterstock
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