Monica Defend, Global Head of Research di Amundi, ritiene che il rischio di inflazione sia arginato da un mercato del lavoro Usa ancora fragile, nonostante lo stimolo fiscale e una Yellen che vuol “pensare in grande”
Il rischio inflazione è ritornato all’attenzione di mercati e investitori ma almeno quest’anno la fragilità del mercato del lavoro frenerà la dinamica dell’inflazione negli Stati Uniti, nonostante le dimensioni del pacchetto fiscale americano e il segretario al Tesoro Janet Yellen che ritiene che sia “il momento di agire in grande”. Lo sottolinea un commento di Monica Defend, Global Head of Research di Amundi, che conferma la preferenza della grande casa per i titoli value e ciclici, per gli attivi dei mercati emergenti e per i titoli indicizzati all’inflazione statunitense, mentre vede un contesto più incerto per il dollaro americano.
CRESCITA PIÙ ROBUSTA IN AMERICA
Defend ritiene che l’implementazione più efficace della campagna vaccinale e l’arrivo di un pacchetto fiscale di notevoli dimensioni negli Stati Uniti contribuiranno a una crescita più robusta in America che non in Europa. In questo contesto si è riacceso il dibattito sull’inflazione. L’indice Global Inflation Focus della stessa Amundi rispecchia la narrazione di un trend rialzista dell’inflazione, soprattutto negli Stati Uniti. L’esperta sottolinea l’importanza del mercato del lavoro, che non ritornerà ai livelli precrisi nemmeno nel 2022, perché restano divergenze in diversi settori e un divario di competenze che hanno aggravato le disuguaglianze, per cui la ripresa sarà a macchie di leopardo e richiederà tempo, raffreddando le spinte inflazionistiche almeno nel 2021…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.