I fondamentali e i fattori tecnici confermano per le azioni una view costruttiva della casa d’investimento, che ritiene probabile un proseguimento della tendenza rialzista nel medio termine
L’Europa e gli Stati Uniti sono tornati a muoversi nella stessa direzione, quella di un cauto allentamento monetario. Un allineamento osservato anche nei mercati azionari e che ha fatto sorgere l’interrogativo se si tratti di un preludio a una correzione a breve termine o l’inizio di una nuova fase di rialzo trainata dalla liquidità. “I fondamentali e i fattori tecnici confermano la nostra view costruttiva per le azioni ritenendo probabile che la tendenza rialzista possa proseguire nel medio termine” fa sapere Nadège Dufossé, CFA, Global Head of Multi-Asset, Candriam.
NESSUNA IMMINENTE RECESSIONE IN VISTA
Secondo la quale, pur in un contesto ciclico che resta incerto, l’indebolimento dell’occupazione statunitense sembra suggerire più un rallentamento futuro piuttosto che un’imminente recessione. “La crescita dei salari nominali rimane leggermente superiore all’inflazione attuale mentre l’effetto ricchezza derivante dall’aumento dei prezzi degli asset continua a sostenere la spesa. La tenuta dei consumi non dipende pertanto da un miglioramento dei fondamentali quanto piuttosto dal ritardato adeguamento degli impatti tariffari. Quando nel 2026 questi inizieranno a erodere il potere d’acquisto si potrà misurara la reazione delle famiglie” spiega Dufossé…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.